XXVII Rapporto Congiunturale e previsionale del CRESME
Il 29 novembre 2019, è stato presentato a Bologna il rapporto congiunturale e previsionale CRESME sul mercato delle costruzioni, per l’anno 2020. Il report descrive un quadro di mercato in ripresa in cui tutti i motori delle costruzioni sembrano essere ripartiti, pur con tassi contenuti e profonde polarizzazioni,differenze territoriali e tipologiche.
Allo stesso tempo si affrontano i nodi di un profondo cambiamento con cui tutti gli attori dell’offerta devono confrontarsi. Tra i segnali di ripresa sono da mettere sul piatto le opere pubbliche, che in termini di importi dei lavori messi in gara sono tornate nel 2018 e nel 2019 ai livelli dei primi anni 2000. Ma se è vero che il settore delle costruzioni sta lentamente uscendo dalla più grande crisi della sua storia, va notato come ci sia una profonda crisi di immagine; le costruzioni hanno pagato la perdita di ‘ruolo’ nelle riflessioni che guardano ai processi di sviluppo.
Speculazione e consumo di suolo, corruzione e “bruttezza”, “rendita” e immobilizzazione delle risorse, errori, ritardi, varianti, hanno disegnato uno scenario negativo che corre il rischio di non far comprendere la sfida strategica che “l’ambiente costruito” è chiamato a giocare nella storica fase ambientale e socio-economica che stiamo vivendo. Passiamo il nostro tempo in edifici e infrastrutture che sono il prodotto, storicamente stratificato, del settore delle costruzioni. Un modello di sviluppo sostenibile e resiliente non può prescindere da una nuova consapevole strategia di investimento che interessi la qualità dell’ambiente costruito: i luoghi in cui abitiamo sono una parte fondamentale della qualità della nostra vita e uno dei fattori determinanti la soluzione ai problemi ambientali.
Per maggiori dettagli: https://www.cresme.it/it/congiunturale-cresme.aspx#