Il quinto Osservatorio sul crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano, rileva una crescita di più del 50% del crowdinvesting in Italia.
Lo studio rileva che al 30 giugno 2020, il crowdinvesting in Italia ha raccolto 908 milioni di euro. Gli ultimi 12 mesi da soli hanno contribuito con la cifra record di 390,8 milioni di euro: 76,6 raccolti nell’equity crowdfunding (erano 49 l’anno precedente) e 314,2 nel lending crowdfunding (207), con un tasso di crescita relativo che non fa sfigurare l’Italia rispetto ad altri Stati europei, anche se il gap sui volumi si mantiene significativo.
L’equity crowdfunding è arrivato a una raccolta di 159 milioni. Si conferma la prassi di offrire titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento (e votanti sopra la soglia). Fra le emittenti guadagnano spazio le PMI tradizionali, ma il mercato è ancora dominato dalle startup innovative (58% dei casi nell’ultimo anno, cui si aggiunge il 13% delle PMI innovative), situate prevalentemente in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, che operano nei servizi di informazione e comunicazione.
Da segnalare la sensibile crescita nel real estate crowdfunding: i portali di equity specializzati hanno erogato negli ultimi 12 mesi risorse per 19,5 milioni di euro, quelli di lending per 29,2 (48,7 milioni in totale), quasi triplicando rispetto al periodo precedente. Se un anno fa si contavano solo 6 piattaforme dedicate attive (e 2 nel 2018), oggi sono ben 10.
I progetti finanziati nell’ultimo anno hanno raccolto 48,7 milioni di euro (+185% rispetto al periodo precedente): 19,5 dalle piattaforme equity e 29,2 dai portali lending.
L’Osservatorio sul Crowdinvesting si aspetta che il real estate crowdfunding proseguirà la sua crescita, raccogliendo 60 milioni nei prossimi 12 mesi, e auspica una maggiore chiarezza sulle condizioni di remunerazione del capitale.
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