Per gli esperti di Colliers International, osservando i dati del primo semestre, l’attività di assorbimento mostra i primi segni di rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2019.
La piazza di Milano ha resistito meglio grazie a due importanti transazioni: Saipem ha locato 41.000 mq a Santa Giulia e UBI ha preso circa 24.000 mq in Via Melchiorre Gioia. Queste due transazioni hanno riguardato immobili in costruzione, quindi un prodotto nuovo e moderno. In totale, sono state quattro le operazioni di superfici superiori ai 6.000 mq per un totale di 78.000 mq, pari a circa la metà delle superfici locate.
Al contrario, a Roma sono mancate queste transazioni di grandi superfici, proprio quelle che avevano permesso al mercato della Capitale di raggiungere degli importanti volumi di transazioni negli ultimi anni.
Nella prima metà dell’anno, i due mercati degli uffici hanno risentito del lockdown e, successivamente, della recessione economica. Le nuove forme di lavoro adottate, ossia lo smart working, hanno permesso di continuare l’attività.
Il successo di questo esperimento su larga scala ha fatto nascere delle riflessioni su quali saranno gli uffici nel post-Covid. Tuttavia, essendo ancora in atto la pandemia, è ancora troppo presto per capire come sarà il mondo degli uffici di domani.
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