L’Ufficio Studi Gabetti in collaborazione con Federalberghi ha realizzato il report “L’HOSPITALITY DEL FUTURO: TENDENZE, PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ DEL SETTORE ALBERGHIERO IN ITALIA”. Il report analizza i nuovi trend del mercato ricettivo, con particolare focus sul settore alberghiero, alla luce delle nuove dinamiche emerse a seguito dell’emergenza Covid-19.
Per gli alberghi Italiani, il 2020 era iniziato nel migliore dei modi con un aumento delle presenze (+3,8% per gli stranieri e +4,8% per gli italiani) a gennaio rispetto all’anno precedente (dati Federalberghi). A febbraio però, causa Covid-19, si è registrata una prima flessione, fino ad aprile quando il mercato si è completamente fermato. All’inizio dell’estate, Federalberghi ha reso noto che solo il 40% degli alberghi italiani era aperto, percentuale che è poi sostanzialmente raddoppiata tra luglio e agosto, ma il restante 20%, ubicato soprattutto nelle città, non ha riaperto fino a settembre e molti sono rimasti definitivamente chiusi.
Il centro studi di Federalberghi stima per il 2020 un calo delle presenze complessivo del 56,1% ovvero circa 245 milioni di presenze totali perse soprattutto a causa del calo del 74% delle presenze di non residenti e del 37,9% di quelle italiane. Per i prossimi 2/4 anni, le previsioni degli esperti internazionali del settore indicano una crescita progressiva con un ritorno ai risultati conseguiti nel 2019. La variabile tempo dipenderà dalla diffusione del vaccino anti Covid-19, che dovrebbe permettere un ritorno alla normalità sanitaria a partire dal prossimo anno.
In questo contesto si prevede:
COME CAMBIA L’ALBERGO
L’albergo del futuro dovrà tendere a essere uno spazio liquido e poliedrico, capace di trasformarsi rinnovando contenuti e funzionalità per generare nuovo valore sociale ed economico. L’hotel non sarà più utilizzato solo per pernottare o per un meeting, ma anche come luogo in grado di offrire servizi innovativi e qualificati come:
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