Fillea e Legambiente hanno presentato il 3° Rapporto dell’Osservatorio Sisma. Al 30 giugno sono poco più del 17% le richieste di Contributo per la Ricostruzione (RCR) rispetto i danni lievi e gravi sisma del patrimonio edile privato. Sulla rimozione delle macerie sono state rimosse l’88% delle macerie pubbliche stimate inizialmente.
Un elemento che sicuramente ha rallentato l’avvio della ricostruzione è la dimensione ridotta delle amministrazioni comunali locali che, con molto territorio e molte frazioni di competenza, sono gravate di compiti e responsabilità, ma senza avere le competenze tecniche e professionali necessarie per gestire la progettazione ed il controllo della ricostruzione.
Dopo il lockdown la ripresa dei cantieri è stata lenta fino ad agosto con il prolungamento della Cig per Covid per circa il 30% delle maestranze impegnate. Dopo aver semplificato le procedure in capo a comuni e stazioni appaltanti e aver riconosciuto ai professionisti un ruolo di fatto autocertificatorio occorre rafforzare tutti gli strumenti preventivi (controllo reale sui Durc Congruità, settimanale di Cantiere semplificato da inviare alle Casse Edili, flussi di manodopera) e aumentare la capacità di controllo ed ispezioni sul territorio.
Sui ritardi della ricostruzione, Fillea e Legambiente evidenziano che sono generati dall’assenza della necessaria analisi e la conseguente progettazione della ricostruzione e nelle continue proroghe e mancanza di termini certi per il finanziamento pubblico, confermando quanto sia necessaria in primis, una Legge Quadro sulla prevenzione e la messa in sicurezza del territorio, la gestione delle emergenze e la ricostruzione.
Per quanto riguarda le macerie la Regione Lazio ha già superato le stime iniziali di circa 80.000 tonnellate. Nelle prossime settimane dovrebbe essere approvato il Piano di aggiornamento con le nuove stime come previsto dal Decreto Sisma.
ZOOM SULLE SCUOLE
Ad oggi su 21 scuole ne sono state ricostruite 15, di cui 4 grazie alle donazioni, 6 rimangono incompiute di cui 5 nelle Marche e una in Umbria. Ad Accumuli, nel Lazio, la scuola è stata finita ma l’edificio rimane inutilizzato. A causa dei ritardi nella consegna, le famiglie hanno iscritto i figli altrove. Dunque sul fronte scuole, ancora cantieri aperti con lavori che procedono a rilento.
LAZIO
Nel Lazio sono state ricostruite le due scuole previste nell’Ordinanza e inaugurate a luglio 2019.