Nel 2019, il Pil in volume è aumentato dello 0,5% nel Nord-est, dello 0,4% nel Nord-ovest, dello 0,3% nel Centro e dello 0,2% nel Mezzogiorno.
Il Pil in volume a livello nazionale è aumentato dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Il Nord-est mostra la migliore performance, con una crescita del Pil dello 0,5%, trainata dagli andamenti positivi delle Costruzioni (+3,1% rispetto al 2018) e degli Altri servizi (+1,7%).
Il Nord-ovest mantiene il primo posto nella graduatoria dei livelli di Pil pro capite, con un valore in termini nominali di circa 37mila euro, quasi il doppio di quello del Mezzogiorno, pari a poco più di 19mila euro annui.
Le famiglie residenti nel Nord-ovest dispongono del livello di reddito disponibile per abitante più elevato (22,6mila euro), quasi il 60% in più di quelle del Mezzogiorno (14,2mila euro).
Nel Nord-ovest il Pil è aumentato dello 0,4%, poco sopra la media nazionale. In questa ripartizione la crescita è stata rallentata dalla dinamica negativa dell’Industria (-0,6%), dell’Agricoltura (-2,6%) e degli Altri servizi (-0,3%), mentre il valore aggiunto delle Costruzioni è aumentato del 2,3%. La crescita al Centro si è attestata a +0,3%, in linea con la media nazionale, con gli aumenti più consistenti nel Commercio (+1,9%) e nelle Costruzioni (+1,2%); contrazioni si segnalano, invece, per Agricoltura (-2,5%), Industria (-1,1%) e Altri servizi (-0,6%).
Nel 2019 il reddito disponibile delle famiglie, cresciuto dell’1% a livello nazionale, mostra una dinamica superiore alla media al Sud (+1,5%), di poco inferiore nel Nord-est (+0,9%), nel Nord-Ovest e nel Centro (entrambe con +0,8%).
Quanto alla spesa per consumi delle famiglie, gli incrementi più significativi si registrano nel Lazio (+1,1%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen (+1%).
Nota Integrale