Il 2020 ha visto confermare la crescita prorompente del crowdfunding immobiliare, con 182 progetti finanziati per 65 milioni di raccolta, + 86,5% rispetto al 2019. E questo, nonostante il rallentamento nel secondo trimestre (10,5 milioni), dovuto alle incertezze degli investitori legate alla pandemia e alla conseguente minore offerta di progetti da parte delle piattaforme.
Secondi i dati raccolti da Crowdfunding Buzz, la crescita maggiore è stata conseguita dalle piattaforme di lending crowdfunding, che hanno raccolto complessivamente 36 milioni contro i 18,6 del 2019 (quasi il triplo), finanziando 163 progetti immobiliari rispetto ai 93 dell’anno precedente. Ma anche la crescita dell’equity crowdfunding è stata dirompente: 29,3 milioni contro i 16,5 del 2019 (+77%) per 19 progetti immobiliari finanziati contro 15.
I due strumenti si riferiscono ad operazioni di dimensioni e struttura molto differenti.
LENDING CROWDFUNDING IMMOBILIARE
I progetti immobiliari offerti sulle piattaforme di lending, generalmente, sono riferiti a operazioni di dimensione relativamente contenuta, con una raccolta media per progetto che, infatti, si attesta sui 220 mila euro (199 nel 2019 e 221 nel 2020). Si tratta soprattutto dell’acquisto e ristrutturazione di singole unità immobiliari da rivendere in un arco di tempo relativamente breve. La media storica è di 15 mesi, ma negli ultimi due anni è stata di 12 mesi.
Ogni campagna ha ottenuto la partecipazione, in media, di ben 255 investitori, con trend tuttavia decrescente negli ultimi due anni: 263 investitori medi nel 2019 e 227 nel 2020. D’altra parte, ogni investitore ha investito mediamente €1.400 a campagna, con trend opposto: €1.300 nel 2019 e €1.600 nel 2020.
A fronte dell’investimento, il Ritorno sull’investimento (ROI medio) offerto agli investitori, calcolato su base annua, è stato complessivamente del 9,76%.
EQUITY CROWDFUNDING IMMOBILIARE
Rispetto al lending, i progetti immobiliari offerti sulle piattaforme di equity sono meno, ma dimensionalmente molto più grandi. La raccolta media per progetto è passata da 1,1 milioni nel 2019 a più di 1,5 milioni nel 2020, con diverse campagne, però, superiori ai 2 milioni e due che hanno superato i 3 milioni.
I progetti offerti sulle piattaforme di equity sono infatti spesso nuove costruzioni, costituite da diverse unità immobiliari, e il cui fabbisogno finanziario è solo parzialmente coperto dal “crowd”. La durata media è storicamente più lunga rispetto al lending, 26 mesi, anche se il trend è leggermente decrescente (27 mesi nel 2019 e 25 nel 2020).
Il numero medio di investitori per campagna è invece paragonabile a quello del lending, con 234 investimenti. Anche l’investimento medio è sensibilmente maggiore rispetto al lending: €7.800, ma con un trend che sconta l’incremento degli investitori (€8.700 nel 2019 e €6.900 nel 2020).
Il ritorno medio annuo prospettato dalle campagne di equity crowdfunding immobiliare è più elevato rispetto al lending, 11,72%.
IL FUTURO
L’investimento immobiliare è certamente un target che piace molto agli investitori italiani, si ritiene che il trend di questi ultimi due anni sia destinato ad incrementare ulteriormente nel 2021, fino a raggiungere a superare la soglia dei 100 milioni.