La FIAIP, in collaborazione con ENEA e I-COM, Istituto per la Competitività, ha presentato il “Rapporto Annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano 2020 e le previsioni di mercato per il 2021”. Il Rapporto fornisce una fotografia delle dinamiche del mercato immobiliare rispetto alla variabile della prestazione energetica degli edifici e delle abitazioni.
Il Report si concentra sul “sentiment di mercato” degli operatori orientato al presente e, in particolar modo, all’andamento futuro delle compravendite e delle locazioni, sulla base dei valori medi di mercato di immobili, uffici, negozi e parcheggi delle principali città capoluogo di regione, suddivise per quartieri e/o municipalità.
Il mercato immobiliare ha tenuto nel 2020, a fronte di una stabilità della qualità energetica degli edifici e delle abitazioni, che si mantengono lontani dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea.
Non sono migliorati nel 2020 i numeri dell’efficientamento energetico degli immobili nel nostro Paese.
L’indagine evidenzia come la percentuale di immobili appartenenti alla classe energetica G risulti ancora la maggiore nel corso del 2020. L’anno scorso si è registrato un calo delle compravendite accompagnato dallo stop parziale delle ristrutturazioni e sarà quindi interessante, spiega l’indagine monitorare l’impatto delle misure del Superbonus 110%.
In calo il dato sulle ristrutturazioni energetiche, che passa dal 36% del 2019 al 30% del 2020.
Il fattore finanziario è l’ostacolo principale alla qualità energetica. La speranza quindi è che il 2021 possa rappresentare l’anno di svolta per la ripresa del mercato immobiliare e, più in generale, del settore delle costruzioni per cui la pandemia ha bloccato i segnali di ripresa da una crisi iniziata nel 2008.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va esattamente in questa direzione con circa 15 miliardi di euro previsti per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.