Secondo il rapporto periodico dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare il primo trimestre del 2021 mostra un consistente “rimbalzo”, tale da annullare, di fatto, l’impatto negativo dell’omologo trimestre dell’anno precedente.
Dopo il calo dei volumi compravenduti dell’intero settore non residenziale del 16,9% nel primo trimestre 2020, infatti, il primo trimestre 2021 ha segnato un’espansione superiore al 50%. Una dinamica analoga caratterizza il segmento terziario commerciale, che rappresenta quasi il 60% dell’intero settore, con un tasso tendenziale del +51,3%, dopo il -16,5% dell’anno precedente.
I dati relativi alle principali città presentano forti disomogeneità. Con riferimento alla tipologia Uffici e studi privati (Tabella 8), spicca il consistente incremento dei volumi delle compravendite, più che raddoppiate (+117,9%), a Milano, città che ha un mercato più che quadruplo rispetto persino al secondo mercato comunale nazionale, Roma (anche essa in crescita, +22,9%).
Delle otto città analizzate, ben tre (Napoli, Genova e Bologna) risultano in controtendenza, con tassi negativi; le superfici medie scambiate risultano in calo ovunque, ad eccezione di Palermo.
Meno accentuata, ma più omogenea, la tendenza espansiva relativa a Negozi e laboratori (Tabella 9), con un tasso medio prossimo al +20% e una sola città (Bologna) in controtendenza (-7,4%).
Molto più disomogenea risulta la dinamica delle superfici medie compravendute, con un uguale numero di tassi positivi e negativi; si segnala, tuttavia, il calo registrato nelle due città principali, Roma (-8 m2) e Milano (-14,4 m2).
Per quanto riguarda Depositi commerciali e autorimesse i dati esprimono una consistente dinamica espansiva dei volumi compravenduti, senza eccezioni; una forte disomogeneità caratterizza, invece, i dati sulle superfici medie scambiate. Infine, la Tabella 11 riporta i volumi di scambio di edifici commerciali, alberghi e pensioni, istituti di credito e uffici pubblici; i numeri sono ovviamente troppo esigui per effettuare valutazioni di una qualche rilevanza.
Anche il settore produttivo (PRO), costituito prevalentemente da capannoni e industrie, ha segnato in questo primo trimestre una consistente crescita dei volumi compravenduti (+43,6%), fino a recuperare gran parte di quanto perso del 2020 (-23%).