Dopo un primo semestre dell’anno che si era caratterizzato per una robusta crescita delle richieste di mutui e surroghe, pari a +20,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, nei mesi di luglio e agosto le istruttorie registrate sul sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF hanno fatto segnare una secca battuta d’arresto, rispettivamente pari a -21,4% e -27,1%, tornando sostanzialmente sui volumi che si registravano nel 2019, prima dell’esplosione della pandemia.
La flessione registrata negli ultimi due mesi va però letta come un rimbalzo tecnico, considerando che nei mesi estivi del 2020 si erano concentrati volumi di richieste elevati, accumulatisi durante il primo lockdown disposto per contenere la diffusione della pandemia.
La dinamica in atto è stata parzialmente attenuata dalla vivacità degli under 35 che, stimolati dalle agevolazioni statali oltre che da tassi prossimi ai minimi storici e un costo delle abitazioni ancora appetibile, sono arrivati a spiegare quasi il 30% delle richieste totali, risultando per altro l’unico segmento in crescita rispetto alla corrispondente rilevazione del 2020.
Rispetto al recente passato va però sottolineato come in questa fase la domanda sia prevalentemente sostenuta dai nuovi mutui d’acquisto, a conferma della centralità della casa nei progetti di investimento degli italiani, mentre le surroghe continuano a ridurre il proprio peso a causa della progressiva contrazione della platea di mutuatari per i quali la rottamazione del vecchio finanziamento risulta ancora conveniente”.
L’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come in questa prima parte dell’anno sia stata ancora una volta la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni a risultare maggioritaria, con poco meno di un terzo del totale.
Va però rimarcata la costante crescita delle richieste presentate dagli under 35 che, stimolati dagli interventi a sostegno varati nei mesi scorsi dal Governo, complessivamente arrivano a incidere per il 29,5% sul totale contro una quota del 27,1% del corrispondente periodo 2020 e del 27,6% di inizio anno.
Nel complesso la fascia di età al di sotto dei 35 anni risulta l’unica ad aver fatto registrare volumi di richieste in crescita nei primi 8 mesi dell’anno in corso, risultando pertanto fondamentale per la tenuta dell’intero comparto.