“Negli ultimi anni il “bonus 110” è tra le poche misure che sta rispettando le aspettative, anzi sta andando oltre, di impiego. Non è opportuno spegnere l’unico motore che ha funzionato ed affidare le speranze del Paese in altri strumenti che necessitano di un più complessivo quadro di riforme per le quali occorrono tempi più lunghi. Si può fare meglio? Facciamolo! […] È necessario un arco temporale per lo meno quinquennale, tale da consentire una visione idonea per programmare la crescita delle aziende in termini di manodopera, tecnologie, attrezzature ed accesso al credito. È assolutamente indispensabile che i crediti continuino a poter essere ceduti e che sia utilizzabile la procedura dello sconto in fattura. È fondamentale usufruire di un cassetto fiscale di 5 anni perché quello decennale risulta eccessivamente oneroso; la funzione dell’accesso al credito è essenziale per il decollo della iniziativa. Concentriamoci per fare funzionare le procedure che non riescono a fare atterrare le risorse, ed abbiamo visto ve ne sono molte, senza smontare una tra le poche norme che ha dato ottima prova di funzionamento; si lavori al suo efficientamento e razionalizzazione“. Così, il Vicepresidente alle Opere Pubbliche ANCE, Edoardo Bianchi nel suo ultimo intervento pubblicato uscito su NT +, “Enti Locali & Edilizia” – Il Sole 24 Ore. L’intervento è disponibile anche online: https://ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com/art/superbonus-110percento-serve-orizzonte-5-anni-occhio-non-smontare-misura-che-ha-risollevato-costruzioni-AEuSs7o Di seguito, l’allegato.
NT + “Enti Locali & Edilizia”-
“Superbonus 110%, serve un orizzonte di 5 anni: occhio a non smontare la misura che ha risollevato le costruzioni”