“A Roma, l’emergenza casa continua ad essere una delle questioni irrisolte dalla politica. Una questione che nutre, ogni giorno di più, l’insofferenza sociale, specie tra le fasce di popolazione più deboli. Rendere più efficienti gli edifici del patrimonio abitativo pubblico, non basta. L’accelerazione data dai bonus edilizi può certamente contribuire a migliorare lo stato dei fabbricati, ma non possiamo considerarli una soluzione al problema. Le risposte tampone non sono un rimedio al disagio abitativo”. A dirlo, in un intervento per “Il Caffè di Roma”, è il presidente dell’Ance Roma – ACER Nicolò Rebecchini. “L’azione da intraprendere – sottolinea Rebecchini – deve partire necessariamente da un grande piano di edilizia sociale”, con l’individuazione di “aree, fabbricati e fondi da destinare a questa edilizia”. Di seguito, in allegato, l’intervento in PDF.