Obiettivo PNRR e criticità – “Il nostro settore è in prima linea come promotore e beneficiario del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per l’edilizia sono destinati circa 108 miliardi dei 220 miliardi complessivi, quasi il 50 per cento dell’intero PNRR”. Il Presidente di Ance Roma – ACER Antonio Ciucci interviene in diretta a Rai Radio 1, ospite della trasmissione “Sportello Italia Recovery”, per affrontare i temi d’attualità che investono il mondo delle costruzioni: dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ai rincari di materie prime e dell’energia. È apprezzabile il lavoro del governo, sottolinea il Presidente: “Nella parte di programmazione e distribuzione delle risorse, sta completando tutti gli obiettivi. Da questo punto di vista c’è fiducia, ma non mancano dubbi sulla realizzazione e la messa a terra degli investimenti, nei tempi previsti. Per Ciucci “alcune risorse sono già state messe a gara, per quelle che dovranno partire, invece, ci sono ancora problematiche relative alla fase autorizzativa e progettuale. Per questo la capacità della pubblica amministrazione è fondamentale. Parliamo di fare un vero e proprio miracolo, spendere tutti i fondi disponibili ed entro il 2026. In Italia, per un’opera sopra i 100 milioni ci vogliono mediamente 15 anni, tra progettazione ed esecuzione; per opere più piccole, anche 9 anni. Di fronte a questo pregresso è evidente che qualche perplessità c’è”. Inoltre – evidenzia il Presidente dei costruttori romani – a ostacolare la realizzazione del Pnrr potrebbero aggiungersi altri fattori, come il caro materiali, il caro energia e la carenza di personale. Tra operai, impiegati, professionisti e tecnici specializzati da immettere velocemente nel settore costruzioni, aggiunge Ciucci, “stimiamo che ci sia la necessità di altre 265mila figure”.
Il PNRR per il rilancio di Roma – Sulla Capitale le aspettative per i prossimi anni, dice Ciucci, sono tante: “Roma beneficerà di 8 miliardi di euro, tra fondi per il Giubileo, Pnrr, Piano Rifiuti e possibile Expo 2030. Sono previsti interventi fondamentali come quelli di “Caput Mundi”, il piano per le tranvie, l’efficientamento di scuole ed edifici pubblici. Questa deve essere l’occasione per trasformare Roma in capitale europea moderna“.