A novembre 2022 per l’Istat, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano del 2,6% su base mensile e del 29,4% su base annua (era +27,7% a ottobre).
Sul mercato interno i prezzi crescono del 3,3% rispetto a ottobre e del 35,7% su base annua (da +33,2% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi rimangono stabili rispetto al mese precedente e fanno registrare un incremento tendenziale dell’11,9%.
Sul mercato estero la crescita congiunturale dei prezzi è modesta (+0,1%), sintesi di incrementi contenuti per entrambe le aree, euro (+0,1%) e non euro (+0,2%); su base annua, i prezzi crescono del 10,6% (+10,1% area euro, +11,1% area non euro).
I prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,1% su base mensile e crescono dell’8,2% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” diminuiscono dello 0,4% in termini congiunturali e crescono dell’8,2% in termini tendenziali.
Dopo la flessione congiunturale e il netto rallentamento della crescita tendenziale di ottobre, a novembre i prezzi alla produzione dell’industria tornano a crescere su base mensile e ad accelerare su base annua, spinti in particolare dai rialzi dei prezzi della fornitura di gas sul mercato interno. Al netto della componente energetica, la crescita tendenziale dei prezzi rallenta sia sul mercato interno sia su quello estero.
Per le costruzioni, i moderati cali congiunturali dei prezzi sono dovuti ai ribassi dei costi di alcuni materiali, che più che compensano gli aumenti dei costi dei noli; su base annua, sia per edifici sia per strade, i prezzi sono in lieve rallentamento.