“Riteniamo che il legislatore, all’interno del Codice, abbia rimesso gli istituti oggi presenti ma servirebbe maggior coordinamento tra di loro, eliminandone le criticità e garantendone così l’efficacia”. Questa la conclusione del Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci, intervenuto al convegno “Le procedure alternative al processo civile”, organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Roma.
Ciucci, riferendosi agli strumenti previsti dal Codice degli Appalti, ha evidenziato i limiti dei diversi istituti: l’accordo bonario, la transazione, l’arbitrato e il collegio consultivo tecnico. Per il Presidente dei costruttori romani: “Serve uno strumento solo, ma decisivo. Il collegio consultivo tecnico è il più ampio perché può decidere non solo in merito a questioni attinenti a diritti soggettivi, ma anche a questioni di natura tecnica, cioè tutto ciò che impedisce all’appalto di procedere speditamente. Questo strumento, però – aggiunge Ciucci – va migliorato e ampliato”. Quanto poi al precontenzioso presso l’Anac il Presidente Ciucci fa notare come trattasi di “uno strumento sicuramente utile specie per contestare procedure e bandi illegittimi, ma occorre precisare definitivamente che lo stesso può essere attivato oltre che dalle parti anche dalle Associazioni di categoria”.