La digitalizzazione, per il settore delle costruzioni, è positiva ma presenta ancora fattori di criticità: a spiegarlo, nel corso del suo intervento al convegno Oice su “La digitalizzazione del settore della progettazione e delle costruzioni”, è stata la Vicepresidente Ance Roma – ACER, Francesca De Sanctis. “Abbiamo apprezzato tutto quello che è nel Codice per quanto riguarda le piattaforme digitali di approvvigionamento e l’introduzione del fascicolo virtuale dell’operatore economico che comporta sicuramente anche un risparmio di tempo per le imprese; inoltre porta un sistema di trasparenza maggiore che come associazione di categoria abbiamo sempre richiesto”, ha detto De Sanctis. “Questa trasparenza però – ha poi puntualizzato – si vede principalmente nella fase di gara, nella reperibilità delle informazioni relative alle gare; la stessa non si vede negli esiti delle stesse e nei principi di rotazione”.
Criticità, ha rilevato De Sanctis, anche all’interno delle stazioni appaltanti: “All’interno delle imprese di costruzione la digitalizzazione riguarda sicuramente soprattutto la progettazione ma, a volte, i funzionari delle stazioni appaltanti, nelle loro articolazioni territoriali, non hanno i programmi per poter leggere il BIM e ci chiedono di progettare con il metodo tradizionale“. Un fattore che ha tra le sue conseguenze “anche un allungamento dei tempi”. “Molte di queste stazioni appaltanti – ha aggiunto la Vicepresidente – sono anche quelle qualificate di diritto dall’Anac, quindi qualche perplessità su questo sistema automatico di qualificazione lo abbiamo”.
Dubbi anche sui costi della digitalizzazione per le imprese, spesso “non coperti dai costi nei bandi di gara”. Un problema che si riflette anche nel ricorso all’automazione, alla robotica: “Questo è un aspetto che non tutte le imprese sono in grado di mettere in campo. I mezzi e le attrezzature, poi, hanno costi sicuramente superiori rispetto al passato e noi abbiamo analisi prezzo di stazioni appaltanti basate su listini di mezzi e attrezzature del 2007/2008. Quindi bene la digitalizzazione ma sempre accompagnata da un’esatta valutazione dei costi“.
La Vicepresidente De Sanctis ha infine evidenziato “un problema di cybersecurity, di sicurezza dei dati e di etica nel trattamento dei dati. Queste due cose devono andare di pari passo con il processo di digitalizzazione”.