Secondo le analisi di JLL il mercato dell’office leasing ha registrato circa 121.000 mq di take-up, di cui 87.000 mq a Milano e 34.000 mq a Roma. Le previsioni per il 2024 si confermano positive.
Il mercato di Milano
Il mercato di Milano ha chiuso il primo trimestre 2024 con una crescita del 5% anno su anno, per un totale di circa 90.000 mq di assorbimento (a cui si aggiungono circa 4.000 mq di sublocazioni), confermando la tenuta dei suoi fondamentali.
Il vacancy rate medio si attesta intorno all’8,5%, mentre per gli immobili di grado A si registra un 2,6%; i canoni prime rimangono stabili a 700 euro al metro quadro.
Il mercato di Roma
Il mercato romano, nel primo trimestre, ha registrato circa 34.000 metri quadrati di take-up.
Questa variazione rispetto ai volumi raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente risente delle due grandi transazioni conclusesi nel primo semestre 2023, che hanno interessato la zona dell’EUR. Il vacancy rate registra un valore del 6,5% e i canoni per immobili prime si attestano attorno ai 530 euro al metro quadro, in moderata crescita rispetto al trimestre precedente.
Complessivamente, si conferma l’attenzione alla qualità degli uffici e alla loro conformità ai parametri ESG, anche in relazione all’avvicinarsi della deadline 2030 relativa agli obiettivi di sostenibilità degli occupier.
Parallelamente a un consolidamento dei modelli di lavoro ibridi, in Italia si conferma un significativo tasso di rientro negli uffici, in particolare a Milano (85%), dato più elevato rispetto alla media delle principali città europee e statunitensi. In linea con questa tendenza, si stima una razionalizzazione degli spazi aziendali, con un aumento delle sublocazioni e la ricerca di spazi di qualità in zone ben servite e collegate.
Nel primo trimestre 2024 Milano registra una lieve crescita del take-up, con un elevato numero di transazioni di taglio medio-piccolo. I canoni prime risultano stabili a 700 euro/mq/anno, con una previsione di crescita dettata anche dalla limitata disponibilità soprattutto di immobili di grado A. Roma, conferma un andamento in linea con la media degli ultimi 5 anni, sebbene in diminuzione rispetto al risultato record di Q1 2023; questa contrazione è dovuta, anche per Roma, alla scarsa disponibilità di asset di qualità, conformi ai parametri ESG.