Con il Giubileo “la nostra città ha davvero la possibilità di fare un upgrade infrastrutturale e tecnologico che la porti al livello delle grandi capitali europee”. A dirlo il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci, ospite della seconda edizione del “Rome Digital Summit”, organizzato da The Innovation Group con il patrocinio di Ance Roma – ACER. Intervenuto per parlare di “Giubileo 2025: lo stato dell’arte, obiettivi, progetti e criticità”, il Presidente ha evidenziato l’importanza dell’evento per Roma, senza però nascondere le difficoltà: “Gli investimenti del Giubileo sono partiti in ritardo – il primo decreto è di dicembre 2022 – e non tutti gli investimenti saranno completati né per l’apertura della Porta Santa né per l’anno giubilare, ma anche se verranno ultimati in seguito resteranno investimenti importanti per la città di Roma. Il Giubileo è una grande occasione, non dobbiamo sprecarla e credo che non la sprecheremo. A questo proposito, ricordiamoci che nel 2033 avremo un Giubileo straordinario, perciò bisognerebbe muoversi con i giusti tempi”. “Per monitorare il Giubileo – ha ricordato Ciucci – come Ance Roma – ACER abbiamo promosso un Osservatorio, lanciato a gennaio 2023, per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori: oggi possiamo dire che gran parte delle risorse è stata attivata, anche se cantieri ultimati non ce ne sono; i cantieri aperti sono il 13,5 per cento, una percentuale ancora bassa, ma è questo il momento clou, nel 2024 moltissimi cantieri verranno aperti“.
“Roma – ha detto poi il Presidente dei costruttori romani – ha un gap infrastrutturale evidente; noi pensiamo che occasioni come il Giubileo e il Pnrr debbano essere sfruttate dalla città, ma la città ha continuativamente bisogno di risorse perché è la Capitale del Paese e, ogni giorno, accoglie mediamente 1 milione di persone in più di quelle che normalmente la abitano. Servono maggiori risorse e uno status di Capitale a livello normativo, di cui sono dotate quasi tutte le Capitali europee”. Accanto a questo, ha sottolineato Ciucci, resta irrisolto ma prioritario da affrontare il problema della carenza di risorse umane: “Sono necessarie per riuscire a spendere i tanti soldi a disposizione. Servono in maggior numero, con maggiori competenze e maggior motivazione: le persone devono essere adeguatamente pagate”. “L’amministrazione di Roma Capitale, come tutte le amministrazioni italiane, è in affanno perché i tagli fatti alle strutture pubbliche negli ultimi 20 anni, oggi, in un momento di ripresa e grandissimi investimenti, si fanno sentire. Il paradosso – ha spiegato ancora Ciucci – è questo: abbiamo tante risorse a disposizione – basti pensare che, per quanto ci riguarda, la Cassa Edile di Roma in 3 anni ha raddoppiato la massa salari, passando da poco più di 270 milioni di euro a 550 milioni circa, con un impatto sul mondo dell’occupazione di circa 20mila lavoratori in più – ma una macchina amministrativa che, dall’altra parte, non riesce a rispondere alle esigenze connesse agli investimenti. In questo senso vanno date delle possibilità di sblocco occupazionale perché anche l’amministrazione romana risente dei blocchi ferrei imposti agli enti locali sulle assunzioni”. Per Ciucci “bene ha fatto Roma Capitale ad avvalersi, per il Giubileo, anche di strutture terze, come Anas” ma è necessario che Roma abbia “una struttura adeguata a gestire grandi eventi e fondi”. “L’auspicio – ha detto infine Ciucci – è di non dover aspettare altri 25 anni per ricordarci che ci mancano infrastrutture, che rappresentano uno standard da acquisire e mantenere nel tempo. Noi restiamo fiduciosi”.