Aumentano i prestiti alle famiglie e alle imprese e crescono i depositi mentre si riducono le sofferenze nette delle banche italiane.
A settembre 2021 i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 2,2% rispetto a un anno fa. Ad agosto 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’1,2% su base annua. L’aumento è del 3,7% per i prestiti alle famiglie. È quanto emerge dal Rapporto mensile ABI di ottobre.
I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici.
Sul fronte della qualità del credito, le sofferenze nette ad agosto 2021 sono 16,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 17,8 miliardi di luglio 2021 e ai 24,5 miliardi di agosto 2020 (-7,9 miliardi pari a -32,1%) e ai 32,3 miliardi di agosto 2019 (-15,7 miliardi pari a -48,6%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 72,2 miliardi (pari a -81,3%).
La dinamica della raccolta complessiva risulta in crescita del +5,4% su base annua. I depositi sono aumentati, nel mese di settembre, di oltre 117 miliardi di euro rispetto a un anno prima, mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 15 miliardi di euro in valore assoluto,
Il margine fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie a settembre 2021 risulta di 174 punti base (stesso valore del mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).