Il settore terziario-commerciale, considerato in termini aggregati, sebbene mostri ancora un incremento tendenziale dei volumi compravenduti, cresce con il tasso più basso dell’ultimo biennio, +1,3%. La rilevazione del terzo trimestre del 2022, secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare non residenziale dell’Agenzia delle Entrate, conferma ancora il rallentamento della dinamica espansiva che si è registrata successivamente alla fase emergenziale legata alla pandemia da Covid-19.
I dati relativi alle principali città mostrano tassi tendenziali di crescita differenti in tutti i segmenti. Con riferimento a Uffici e studi privati (Tabella 8), nelle otto città oggetto di approfondimento si registra un’espansione dei volumi, in confronto al III trimestre del 2021, che sfiora il 35%, variazione più che doppia rispetto all’aggregato nazionale. Le variazioni superano il 30% in tutte le città, con la sola eccezione di Milano dove il rialzo si ferma al 7,1% ma dove si concentra circa il 36% del totale delle compravendite del settore delle otto città.
Come emerge dai dati della Tabella 9, risultano leggermente più elevati, rispetto al terzo trimestre 2021, i volumi scambiati nel segmento dei Negozi e laboratori, con cinque città in crescita (Milano, Torino, Napoli, Bologna e Firenze) e tre in negativo (Roma, Genova e Palermo). In aumento anche il dato sulla superficie media delle unità scambiate (+6,2m2).
In controtendenza rispetto al dato nazionale, il comparto Depositi commerciali e autorimesse (Tabella 10), registra un segno positivo pur con le eccezioni rilevanti dei cali osservati a Genova (-20,4%) Torino (-13,1) e a Roma (- 1,7%). Le superfici medie crescono in quasi tutte le città (eccetto a Genova e Firenze).