Al via gli incontri di Ance Roma – ACER con gli istituti di credito: l’associazione dei costruttori romani ha ospitato – nella sua sede di via di Villa Patrizi – Roberto Fiorini, regional manager Centro Italia di Unicredit.
Di lavoro da portare avanti in sinergia ha parlato il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci: “Confidiamo in un interesse di Unicredit nei confronti del nostro territorio, un territorio con le sue peculiarità. Uno dei grandi temi da affrontare è quello dell’accesso al credito. Purtroppo il nostro settore è stato considerato per anni a rischio dagli istituti di credito: da un’indagine effettuata dall’Ance è emerso che, dal 2007 al 2022, i finanziamenti generali totali (per edilizia residenziale e non residenziale) sono diminuiti del 76%. Il settore, senza impulso del mondo del credito, non può andare avanti. Noi dobbiamo essere anticiclici per il Paese, ma per esserlo dobbiamo avere le banche al nostro fianco. È necessario un lavoro sinergico, che coinvolga – nel caso di Roma – anche l’amministrazione”.
La Vicepresidente all’Edilizia Privata, Benedetta Bonifati, ha evidenziato le dinamiche recessive che stanno toccando il settore immobiliare e rimarcato il problema del ridotto accesso al credito: “Chiediamo il sostegno di Unicredit perché Roma vuole tornare a essere attrattiva, ma se non ci sono determinate condizioni gli investimenti non vengono stimolati. Solo facendo squadra possiamo ottenere risultati”. Il mercato immobiliare, ha poi sottolineato Bonifati “sta cambiando. Aumentano le richieste di affitto ma le condizioni di oggi non favoriscono, dal lato dei costruttori, il mercato delle locazioni e il sistema creditizio in questo non ci aiuta”.
La Vicepresidente alle Opere Pubbliche, Francesca De Sanctis, ha invece toccato puntato l’attenzione su tre temi: “Quali sono gli elementi che incidono sul rating di un’impresa e quanto incidono gli ESG sulla possibilità di finanziamento per le imprese? I finanziamenti agevolati – un miliardo di euro – per le opere PNRR sono stati erogati? In che misura? Infine le garanzie autonome, spesso richieste da enti come RFI e che dunque incidono anche sui crediti di firma: Unicredit le sta rilasciando? Sono temi importanti da affrontare, e a cui dare risposta, per consentire alle imprese un percorso di crescita”.
“Su questo territorio – ha detto il manager di UniCredit, Roberto Fiorini – la nostra banca ha terminato la razionalizzazione delle sue attività e ora siamo siamo tornati a crescere in maniera convinta e coerente, con una leadership storica e riconosciuta. Abbiamo l’obiettivo di rafforzare la crescita della città, supportata da Giubileo e PNRR, e accompagnarla nelle sfide di innovazione e rigenerazione con un modello di servizio disegnato a supporto delle imprese di piccole e medie dimensioni e dotato di ampie deleghe sul territorio. A proposito dei crediti fiscali Fiorini ha spiegato: “2 miliardi e 100 milioni di euro di credit fiscali nel 2023 veicolati al mondo bancario e a quello degli intermediari è stata una dimensione difficile da gestire anche perché gli strumenti normativi si sono succeduti, modificati e aggiornati molto frequentemente. Per gestire decine di migliaia di progetti attivi sono stati necessari adeguamento informatico e organizzativo, avvenuti in modo costante. La banca ha trovato schemi operativi, capacity ed expertise dedicata ai progetti di efficientamento energetico e sismico del patrimonio immobiliare, e oggi abbiamo anche prodotti di finanziamento dedicati alle classi residenziali più efficienti, in linea con le prossime normative europee e con la strategia ESG di gruppo”. Se è vero, poi, che nel mercato immobiliare si sta assistendo a una riduzione delle compravendite, “stiamo assecondando il mercato sulla costruzione di edifici: nel 2023 abbiamo approvato ed erogato oltre il doppio di quanto fatto nel 2022”. “Il settore delle costruzioni in generale – ha detto ancora Fiorini – ci ha visto anche raddoppiare i volumi delle fidejussioni a supporto delle attività nel settore delle opere civili e infrastrutturali in larga misura con stazioni appaltatanti pubbliche, quindi abbiamo confermato il nostro supporto aumentando i finanziamenti e la share of wallet – ovvero la nostra quota di finanziamento su operatori nostri clienti che sugli impieghi a breve termine sale dal 32% al 36% mentre sul medio termine siamo stabili al 24%”.Risposte anche sugli ESG: sugli obiettivi di sostenibilità “le banche hanno preso un impegno con gli stakeholders e con il mercato” e UniCredit sta implementando modelli che integrano il quadro di valutazione improntato agli obiettivi net zero entro il 2050.