L’indagine condotta dalla Banca d’Italia, presso 1.352 agenti immobiliari, dal 18 maggio al 18 giugno 2020, mostra un peggioramento diffuso di opinioni e attese sul mercato delle abitazioni in Italia a seguito dell’epidemia di Covid-19 e delle relative misure di contenimento.
Nel primo trimestre è decisamente scesa la quota di agenzie che hanno venduto almeno un immobile e sono diminuiti in misura marcata sia i potenziali acquirenti sia i mandati a vendere. Secondo gli operatori, a causa dell’epidemia, molti potenziali acquirenti avrebbero deciso di rinviare o rinunciare all’acquisto di un’abitazione e molte transazioni per cui si era già raggiunto un accordo tra le parti sarebbero state interrotte.
Le prospettive a breve termine sia sul proprio mercato di riferimento sia su quello nazionale sono divenute ampiamente sfavorevoli. Circa i due terzi degli agenti prevede che l’epidemia di Covid-19 avrà effetti negativi sui prezzi delle abitazioni, che si protrarrebbero oltre l’anno in corso.
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