Lo shock pandemico continua a impattare negativamente sull’andamento del mercato immobiliare commerciale italiano, i dati relativi all’ultimo trimestre chiuso, tuttavia, potrebbero rappresentare l’inizio di un’inversione di trend.
Il Q3 2021 mostra una crescita in termini di investimenti complessivi rispetto al dato del Q3 2020: +16% circa. I primi nove mesi del 2021 rimangono tuttavia sottodimensionati in termini di volumi investiti rispetto allo stesso periodo del 2020: 5,3 miliardi di euro rispetto a 5,8 miliardi di euro (-8% circa). È quanto emerge dalle analisi dell’Ufficio Studi di BNP Paribas Real Estate Italy.
Più nel dettaglio, il Q3 ha contribuito al totale registrato finora nel 2021 con circa 2,3 miliardi di euro: +16% circa rispetto al Q3 2020 ma anche +50% rispetto alla media dei Q3 degli ultimi 10 anni. In particolare, il Q3 2021 risulta essere il miglior terzo trimestre degli ultimi 10 anni in Italia.
L’asset class degli Uffici è tornata a guidare i volumi totali in Italia: nel Q3 2021 il prodotto direzionale ha rappresentato il 37% del totale investito con circa 870 milioni di euro in allineamento con il dato del Q3 2020.
A seguire, immediatamente dopo gli Uffici, la Logistica che nel Q3 2021, con poco meno di 800 milioni di euro e una crescita del 60% circa rispetto al Q3 2020, ha rappresentato il 34% circa del totale trimestrale. A distanza, ma in ripresa rispetto all’anno precedente (+45% circa), il settore Alberghiero che nell’ultimo trimestre chiuso ha totalizzato circa 375 milioni di euro (il 16% del totale). Il 9% di quanto registrato nel Q3 è stato allocato nei Prodotti Alternativi per circa 200 milioni di euro investiti (+47% circa rispetto al Q3 2020). Il Retail ha chiuso in coda anche nel Q3 2021 con circa 92 milioni di euro investiti (il 4% del totale trimestrale) in decrescita del 40% circa rispetto allo stesso trimestre del 2020.
Passando dall’analisi dell’ultimo trimestre chiuso a quanto accaduto invece da inizio anno, da evidenziare che finora nel 2021 i maggiori contributori ai volumi totali sono stati a pari merito il settore Uffici e quello della Logistica ciascuno con una quota del 27% circa sul totale allocato pari a circa 5,3 miliardi di euro. A seguire da inizio anno i Prodotti Alternativi (18% circa), l’Alberghiero (14% circa), i Prodotti Misti (9% circa) e il Retail (5% circa).
Da un’analisi di trend è emerso come la riduzione degli investimenti dell’8% circa da inizio 2021 rispetto ai primi nove mesi del 2020 sia da attribuirsi al calo registrato nel settore Retail (-75% circa) e, in misura minore, nel settore Uffici (-45% circa). Tutte le altre asset class hanno mostrato invece volumi superiori nel 2021 rispetto a quanto rilevato nel 2020.
Il Q3 2021 ha confermato il ritorno in Italia dei capitali internazionali che hanno prevalso sul totale investito nel trimestre con una quota del 70% circa mentre i capitali domestici sono stati pari a circa 700 milioni di euro per una ventina di operazioni.
A Roma da inizio 2021 la riduzione degli investimenti nell’immobiliare commerciale rispetto ai primi nove mesi del 2020 è stata più contenuta rispetto a quella registrata a Milano e pari a -18% circa. Tuttavia il dato romano rimane fortemente sottodimensionato rispetto alle relative medie degli ultimi 5 e 10 anni (rispettivamente -50% e -45% circa). I circa 260 milioni di euro investiti a Roma nel Q3 2021 (in prevalenza nel settore Alberghiero) evidenziano una crescita del 17% circa rispetto allo stesso trimestre del 2020 ma, al contrario, una riduzione del 10% circa rispetto alle medie dei Q3 degli ultimi 5 e 10 anni.
Passando all’analisi del mercato locativo Uffici, il take-up nei primi nove mesi del 2021 ha registrato valori superiori a quelli del 2020 sia a Milano che a Roma: rispettivamente +48% e +50% circa.
A Roma il terzo trimestre 2021 ha registrato un assorbimento di spazi Uffici pari a poco più di 25.000 metri quadrati, livello quasi doppio rispetto a quello del Q3 2020. Le operazioni chiuse nel Q3 2021 sono state 29 contro le 16 del Q3 2020. Nell’ultimo trimestre chiuso a Roma l’assorbimento di spazi Uffici ha riguardato soprattutto il CBD che ha registrato il 50% circa del take-up totale per una decina di transazioni.
I dati positivi registrati da inizio anno per il mercato occupier Uffici sia a Milano che a Roma confermano la ripresa dell’attività dopo il sostenuto rallentamento che ha segnato le prime fasi della pandemia. Le iniziative vincenti rimangono quelle in grado di garantire qualità e flessibilità.