Gli imprenditori Ance Roma – ACER hanno incontrato in associazione, mercoledì 20 novembre, Antonio Stampete, Presidente II Commissione – Lavori Pubblici di Roma Capitale. L’occasione è stato il nuovo appuntamento di “Un caffè con”, condotto dalla Vicepresidente Francesca De Sanctis. Proprio la Vicepresidente ha sottolineato l’importanza di un Albo degli operatori economici trasparente e di una vigilanza attenta sul Regolamento per gli acquisti sottosoglia; inoltre, ha chiesto maggior coordinamento tra tutte le stazioni appaltanti e, a proposito di Risorse per Roma, in che modo verranno gestiti i lavori in fase esecutiva nel momento in cui diventerà centrale unica per gli acquisti per ciò che riguarda le manutenzioni stradali. Il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci, intervenendo per un saluto iniziale, ha rimarcato la necessità di “una centrale per gli appalti unica, competente e capace” ma anche, alla base, di “programmazione, che consenta di spendere efficacemente le risorse e realizzare infrastrutture, indispensabili in una città come Roma”. Il Presidente Stampete, rispondendo alle domande e sollecitazioni degli imprenditori, ha evidenziato il grande passo in avanti compiuto con il Regolamento. Un passo in avanti reso possibile anche dal confronto assiduo e propositivo con i costruttori romani perché, ha detto Stampete, “bisogna interloquire con tutti gli attori coinvolti in un procedimento”. Stampete ha poi assicurato massimo impegno da parte dell’amministrazione per la trasparenza e la vigilanza e dichiarato che, a proposito di Risorse per Roma, “la centrale unica potrebbe partire alla fine del Giubileo, fermo restando che la programmazione resterà in capo al Simu, per la grande viabilità, e ai municipi”. Inoltre, ha aggiunto, “immaginare una società che diventa l’ente gestore rappresenta una svolta, perché ad ora si perdono soldi, tempo e opportunità in mille procedure” ma serve anche “una legge speciale per Roma Capitale, perché non possiamo essere trattati come qualsiasi altro Comune. Se non partiamo da fondi strutturali e ci affidiamo alle risorse degli eventi straordinari, ci troviamo a dover spendere di corsa”.