“Mentre il Covid-19 avanza, l’economia del nostro Paese regredisce“. E’ quanto afferma il Presidente Ance Roma – Acer, Nicolò Rebecchini. Per il Presidente dei costruttori romani, i dati economici sono fortemente allarmanti e la recessione ormai è inevitabile. “Il Governo ha annunciato sforzi notevoli: 7,5 miliardi per tamponare velocemente l’emergenza sanitaria; garantire gli ammortizzatori sociali; sbloccare gli investimenti. In linea con questo è la promessa nomina di 12 commissari per attivare 25 opere strategiche individuate nello sblocca cantieri. Una misura che apprezziamo, ma che non basta. Serve di più. Serve più coraggio. Le piccole e medie imprese, il tessuto su cui si fonda l’economia del paese, non possono attendere la ricaduta indiretta di tali misure: serve un piano choc, unico, trasversale, fortemente impattante e con effetto immediato sui territori. Sindaci e presidenti di Regione vanno messi in condizione di attivare i tanti fondi già stanziati da tempo ma bloccati da una burocrazia asfissiante, da una burocrazia malata, da una burocrazia che non vuole lasciare potere, commissariando le opere, non facendosi prendere dalla paura del fare. Si dia un vero segnale ai cittadini, al sistema imprenditoriale, al Paese intero e anche all’Europa, che l’Italia è viva, reagisce, fa scelte coraggiose”, conclude Rebecchini.
Di seguito i lanci di agenzia e le uscite stampa, con le dichiarazioni del Presidente Ance Roma – ACER:
IL TEMPO – Niente sopralluoghi, difficoltà nel chiudere cantieri e lavori in casa
IL SOLE 24 ORE – Rebecchini: serve un piano choc e attivare le 25 opere strategiche