«Su Roma ricadono molte aspettative: la città ha davanti a sé grandi sfide da affrontare, dal Giubileo del 2025 fino alla candidatura per Expo 2030, oltre al Pnrr. Molti obiettivi, però, rischiano di non essere realizzati». In un’intervista al Corriere della Sera il Presidente Ance Roma – ACER, Nicolò Rebecchini rilancia l’allarme sul caro materie prime, alla vigilia della scadenza del suo mandato. «A prescindere dalla tipologia delle opere, rispetto al 2020 registriamo costi maggiorati del 35%, sia per quelle edilizie che stradali. Rifare una strada o ristrutturare una facciata significa aggiungere questa percentuale ai costi: il bitume è aumentato, il ferro e il cemento sono schizzati a prezzi insostenibili e lo stesso vale per il rame e la manodopera. Se di fronte a questi rincari non vengono fatte nuove valutazioni economiche, il settore si paralizzerà. A queste condizioni, infatti, nessuna impresa firmerà cambiali in bianco sottoscrivendo contratti d’appalto per eseguire lavori di cui non può sostenere tempi e costi». Di seguito, in allegato, l’intervista del Presidente dei costruttori romani al Corriere e disponibile anche online: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/22_aprile_12/costi-materie-prime-stelle-molti-progetti-rischiano-saltare-c973a442-b9c0-11ec-8b83-29e83193a24c.shtml?refresh_ce