In un contesto economico colpito dall’emergenza sanitaria, secondo il report trimestrale di CRIF, il mercato dei mutui dimostra una buona resilienza (+2,8% la domanda sull’anno e +4,3% le erogazioni sui primi 9 mesi) grazie a tassi di interesse ai minimi storici e al conseguente boom delle operazioni con finalità surroga.
Dopo quasi 10 anni di riduzioni continuative, il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo aumenta nel 2020 (+2,9% rispetto al 2019) nonostante un mercato immobiliare fortemente impattato dalla pandemia (-14% compravendite residenziali sui primi 9 mesi).
Nel terzo trimestre dell’anno, il valore aggregato delle nuove erogazioni di mutuo fa registrare un picco: +10,7% rispetto al medesimo periodo del 2019.
Tale valore, riportato da Banca d’Italia, spinge la crescita dei nuovi flussi sui primi 9 mesi del 2020 al +4,3% rispetto ai primi 9 mesi 2019 e comporterà una stabilità complessiva delle erogazioni rispetto al 2019, nonostante un quarto trimestre previsto in sensibile contrazione.
La dinamica è del resto confermata dall’evoluzione della domanda di mutui sull’anno 2020, che segna una crescita pari al +2,8%, nonostante il brusco rallentamento della stessa nell’ultimo trimestre, a causa della ultima ondata di Covid-19.
La parte del leone, in termini di motore delle erogazioni, è stata ricoperta dalle operazioni di surroga, che sul canale online hanno rappresentato oltre il 60% dei mutui intermediati ed erogati.
Il boom delle nuove erogazioni di surroga è spiegato dai saggi di interesse per i mutui a tasso fisso – che nel corso del 2020 hanno raggiunto i valori minimi storici di sempre, con la media delle rilevazioni giornaliere dell’indice IRS a 20 anni pari allo 0% a dicembre, ultimo mese di rilevazione disponibile.
Nel corso del 2020 la rischiosità del credito alle famiglie ha invertito la tendenza ed è tornata a crescere, sotto la pressione dello shock economico e sanitario. Dopo aver raggiunto i livelli più bassi dell’ultimo decennio, prossimi all’1%, il tasso di default sui mutui nel terzo trimestre 2020 si è portato all’1,4%. Complessivamente la rischiosità del credito al dettaglio rimane ad ogni modo su livelli ancora contenuti.
Passando al mercato immobiliare, i dati dell’Agenzia delle Entrate evidenziano una ripresa del numero di compravendite sul terzo trimestre 2020, con una crescita del +3,1% rispetto al terzo trimestre 2019.
Il progetto di comprare casa, quindi, non è stato arrestato dalla pandemia e semplicemente molte operazioni congelate nella prima metà dell’anno sono slittate al terzo trimestre, quando le limitazioni alla mobilità sono venute meno. I dati dell’Agenzia delle Entrate evidenziano come a trainare la crescita delle compravendite nel terzo trimestre siano le piccole e medie città, mentre le grandi città e i capoluoghi, a causa del lavoro agile e dei prezzi delle case più elevati, vivono un progressivo spopolamento, trend in controtendenza a quanto osservato negli anni pre-pandemia.
Queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare.
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