La congiuntura del mercato immobiliare italiano elaborata da Duff & Phelps Real Estate Advisory Group (REAG) illustra i trend dei principali indicatori dei settori corporate: terziario, industriale-logistico, retail, hospitality e healthcare, residenziale. Particolare attenzione viene data all’analisi delle dinamiche immobiliari delle città di Milano e Roma.
In Italia il volume degli investimenti corporate del primo semestre 2020 si attesta nell’intorno dei 3,5 miliardi di euro con una variazione di poco inferiore al 35% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
In questo scenario è importante segnalare la resilienza della “città calamita” degli investimenti: Milano. Nel primo semestre 2020 si stima un ammontare di investimenti di circa 1,8 mld, registrando di fatto una tenuta e un sostanziale allineamento a quanto totalizzato nello stesso periodo del 2019, dall’analisi dei dati emerge una flessione contenuta attorno al 5% o di poco superiore. Nel 2019 Milano ha inciso sul totale investimenti corporate in Italia per il 37% e nel I semestre tale incidenza sale addirittura al 50%.
A Milano il flusso degli investimenti è rimasto costante e con capitali che sono continuati ad arrivare prevalentemente dall’estero, mentre all’opposto nella città di Roma gli investimenti hanno riguardato in prevalenza capitali nazionali.
Nel primo trimestre 2020 si sono registrate a Roma circa 6.750 transazioni di abitazioni, il 67% dell’intera provincia. Rispetto allo stesso periodo del 2019 si è registrato un calo del 15%.
Roma. Fatturato e take up
Nel 2019 il fatturato ha registrato un incremento (+1,9%) passando da i 12.300 milioni di euro del 2018 a circa 12.530 milioni. I metri quadri compravenduti nel 2019 raggiungono quasi i 2.950.000 registrando un +4,6% su base annua, mentre l’offerta vede un incremento di circa il 6% superando i 3.500.000 mq. L’assorbimento resta sostanzialmente stabile rispetto al 2018 attestandosi a 83%.
Roma. Quotazioni e rendimenti
Nel primo semestre 2020 si ritiene prematuro recepire, in modo generalizzato, gli effetti della pandemia sulle quotazioni. Si ritiene opportuno non segnalare elementi di discontinuità dei trend tra il secondo semestre del 2019 e i primi sei mesi dell’anno in corso. Nelle zone di pregio i prezzi ricadono in un range compreso tra 5.000 e 7.200 €/mq, mentre i canoni variano tra i 175 e i 290 €/mq/anno. I rendimenti lordi oscillano nell’intorno del 3,5% – 4%.
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