“L’aumento del costo delle materie prime è un problema molto serio, non la solita lamentela“. Lo ha detto adAdnkronos il Presidente Ance Roma – Acer, Nicolò Rebecchini, sottolineando che: “purtroppo è aumentato il costo dell’acciaio, del petrolio e di tutti i materiali plastici“. Per Rebecchini la cosa grave però non è solo l’aumento dei prezzi dei lavorati, ma anche la difficoltà del mantenimento degli impegni assunti. “Oggi avere dei prodotti può significare tre mesi di tempo, quando prima erano cinque giorni. Tutto questo espone gli imprenditori al rischio di inadempimenti“, ha affermato Rebecchini. Contro questi rischi contrattuali il presidente dei Costruttori romani ha chiesto non solo un intervento europeo ma anche del governo nazionale, sotto forma di proroghe per le consegne e adeguamento dei prezzi in ipotesi di rialzo oltre una certa soglia. “Il problema dei prezzi naturalmente non può essere inquadrato solo al livello italiano. Il nostro Paese ha infatti chiesto in sede europea di istituire una commissione per la verifica di questi processi. A livello nazionale è poi possibile introdurre delle proroghe di fronte a obiettive difficoltà di reperimento dei materiali e delle merci. Sul problema dei prezzi serve poi un meccanismo per cui quando ci sono forti rialzi ci sia un adeguamento sulle materie interessate e riallineare i prezzi quando queste riscendono. L’impresa non può fare da cuscinetto è impensabile“, ha concluso Rebecchini. Di seguito, l’allegato con la dichiarazione.
Edilizia – “Materie prime, problema serio sul prezzo acciaio e petrolio” – Rebecchini ad Adnkronos