Dal Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights di Experian, principale società di global information al mondo, per il mese di marzo 2023 emergono segnali positivi per il credito, con crescita a doppia cifra delle richieste in tutte le categorie rispetto a febbraio 2023: +15,5% per i mutui, +18,6% per i prestiti personali, +11% per i prestiti finalizzati e +21% per le richieste di credito digitali tramite lo strumento del “Buy Now, Pay Later”.
Nel complesso, dall’analisi del primo trimestre del 2023, emergono ancora alcuni rallentamenti nelle richieste di finanziamento, ad eccezione dei prestiti personali che hanno registrato un +22% rispetto alla fine dello scorso anno.
Per i mutui, ci sono alcuni segnali positivi legati agli importi finanziati, che indica come l’approccio agli investimenti sia certamente più oculato, ma comunque non negativo.
L’aumento delle richieste per i mutui potrebbe indicare un primo positivo segnale di ripresa alimentato dalle esigenze di rinegoziazione per il passaggio da tasso variabile a tasso fisso.
Rispetto agli anni precedenti, infatti, si registra ancora un netto calo pari al -61,42% in confronto al 2022 e al -77,88% rispetto al 2021. Tuttavia, andando a guardare il dettaglio degli importi medi finanziati, possiamo notare un significativo aumento: attualmente, l’importo medio ha raggiunto infatti la cifra record di €164.135, un +3,17% rispetto a febbraio e +17,35% rispetto a marzo 2022. La crescita è stata più costante nel Sud Italia, con +7,7% rispetto a febbraio e +25,35% rispetto a marzo 2022.
La Lombardia è prima per le richieste di mutui, prestiti e prodotti digitali, con grande distacco rispetto alle altre regioni.
Se guardiamo al dettaglio delle fasce di popolazione, notiamo che l’incidenza della generazione Z continua ad essere molto positiva rispetto alle altre generazioni. Infatti, sono sempre di più le richieste effettuate dalla fascia di popolazione tra 18 e 26 anni rispetto alle altre classi generazionali e per tutti i tipi di prodotto. In particolare, rispetto a marzo 2022, il Rapporto ha evidenziato un +4,21% di incidenza nelle richieste per il digitale e un +3,16 per i mutui.