«Inutile negare che i tempi sono strettissimi. Siamo a fine maggio e sono in svolgimento o in aggiudicazione le gare di progettazione. Secondo il cronoprogramma, quelle per i lavori cominceranno tra giugno e settembre. Anche ipotizzando che vada tutto secondo i piani, senza imprevisti e senza ritardi, ci saranno riflessi sulla viabilità e sulla città in generale». In un’intervista al quotidiano “Il Sole 24 Ore”, il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci, esprime i timori dei costruttori romani in vista del Giubileo e rilancia: «A nostro avviso è assolutamente necessario affiancare alla cabina di regia che già assicura il coordinamento politico una struttura che garantisca un coordinamento tecnico-manageriale di alto livello. La società Giubileo 2025, opportunamente rafforzata con competenze di professionisti e società di progettazione, potrebbe rappresentare la soluzione».
«Anche alla luce del piano gare che ci è stato illustrato – spiega Ciucci – sarebbe molto utile dotarsi di un modello di coordinamento virtuoso, in grado di coadiuvare l’amministrazione capitolina pure per il Pnrr e per gli altri futuri interventi nella Capitale come, si spera, quelli per Expo 2030».
Bene, per il presidente Ance Roma – ACER, le semplificazioni adottate con il decreto Pnrr-3 per la fase a monte delle opere. Ma sulla scelta di ricorrere alla procedura negoziata, Ciucci avverte: «Potrebbe essere una spada di Damocle, perché dopo dodici anni di disinvestimenti nel nostro settore, adesso siamo a rischio saturazione e soffriamo anche la difficoltà di trovare tecnici, che le imprese si contendono tra di loro e con le stazioni appaltanti. Molte potrebbero non rispondere. Per questo noi chiediamo di utilizzare per i contratti sotto soglia la procedura aperta con inversione procedimentale, che risulta la più veloce. Sopra soglia, dove varrà l’offerta economicamente più vantaggiosa come prevede il Codice degli appalti, proponiamo di ricorrere sì alla negoziata, ma previo bando di manifestazione d’interesse. Così potranno rispondere le imprese motivate, libere anche di raggrupparsi. Per noi questa è la strada più giusta, che abbiamo suggerito a tutti, anche all’Anas. Spero che sul sottovia di piazza Pia, l’opera più complessa, ci seguirà».
L’intervista è disponibile di seguito e online anche sul sito NT+ “Enti Locali & Edilizia”
Il Sole 24 Ore – Giubileo 2025, l’allarme dei costruttori: “Serve una regia tecnica unica”