Tra i principali paesi europei, negli ultimi anni, l’Italia ha registrato la crescita del settore delle costruzioni più elevata.
Secondo le rilevazioni dell’Istat, gli investimenti in costruzioni, in particolare, hanno mostrato una dinamica decisamente vivace: quelli in abitazioni sono aumentati del 50,1%, del 14,6% e del 4,1% rispettivamente nel 2021, 2022 e 2023, mentre quelli in fabbricati residenziali e altre opere del 7,3%, 9,5% e 2,8%.
In rapporto al Pil, la quota degli investimenti del settore delle costruzioni è tornata sui valori storicamente elevati registrati nel 2008: nel quarto trimestre del 2023 tale percentuale, dopo le lievi flessioni registrate nei precedenti due trimestri, ha raggiunto un livello pari all’11,1% (Figura 2) soprattutto per la forte crescita di quelli in abitazioni.
Il forte dinamismo del comparto ha avuto un impatto positivo anche sui prezzi alla produzione, che nel settore hanno iniziato ad aumentare già nella prima metà del 2021, in anticipo di circa un anno rispetto al deflatore del prodotto interno lordo dell’intera economia. La fase di rialzo dei prezzi è terminata nella seconda parte del 2022.
La crescita è risultata di particolare intensità per “strade e ferrovie” e per i fabbricati non residenziali, per i quali ha raggiunto rispettivamente il 18,4% ed il 12,7% in termini tendenziali prima dell’estate 2022. La dinamica dei prezzi della costruzione di nuovi edifici residenziali è stata più graduale e relativamente più moderata, con un massimo del 9% in autunno.
L’elevata crescita del settore delle costruzioni, nel periodo in esame, ha fornito uno stimolo anche all’occupazione. Per i sei trimestri compresi tra il I 2021 e il II 2022, la variazione congiunturale dell’occupazione del comparto è stata costantemente superiore al 2,1% (pari a 30mila unità) del terzo trimestre 2021, raggiungendo il massimo proprio nel secondo trimestre del 2022 (+4,1% pari a +63mila unità).
L’intensa crescita del comparto è visibile anche nei dati di tipo strutturale sulle unità produttive. In particolare, concentrando l’attenzione sulle sole imprese con dipendenti, per le quali sono disponibili dati aggiornati al 2022, si rileva per il settore delle costruzioni una crescita del numero di imprese attive rispetto al 2019 del 12,7% (+0,8% per il complesso di industria e servizi privati non finanziari) ed un aumento ancor più importante del numero di dipendenti (+27,6% e +6,0% rispettivamente). Ciò porta, limitatamente a questo segmento di imprese, a un aumento della dimensione media delle unità produttive da circa 4,4 a 5 dipendenti per impresa, elemento degno di nota per uno dei settori del sistema produttivo italiano maggiormente caratterizzati da un’elevata frammentarietà.