Secondo l’ISTAT Il progresso delle campagne vaccinali e le politiche di sostegno ai redditi di famiglie e imprese continuano a trainare la ripresa internazionale. Ad aprile, il commercio mondiale di merci in volume è ancora in espansione seppure con ritmi più contenuti.
In Italia prosegue il recupero dell’attività economica che è atteso estendersi anche ai servizi. Nella media del periodo marzo-maggio, il livello della produzione industriale è aumentato rispetto ai tre mesi precedenti.
Nel mercato del lavoro, si sono rafforzati i segnali di miglioramento dell’occupazione, trainata prevalentemente da quella a tempo determinato, in presenza di una progressiva riduzione della quota di inattivi e di un marginale calo della disoccupazione. Le attese sull’occupazione da parte delle imprese mantengono un profilo espansivo.
A giugno, prosegue la spinta dei prezzi dei beni energetici sull’inflazione al consumo, che rimane comunque sui livelli del mese precedente. Il differenziale tra la nostra inflazione e quella dell’area euro si mantiene negativo, continuando a rappresentare un fattore positivo per la competitività internazionale.
Le prospettive per l’economia italiana si mantengono particolarmente favorevoli e sono confermate dalla decisa ripresa della fiducia di consumatori e imprese.
Anche il settore delle costruzioni ha continuato a evidenziare segnali positivi. Nonostante l’indice destagionalizzato della produzione delle costruzioni sia diminuito ad aprile in termini congiunturali del 2,2%, tra febbraio e aprile, si è avuta una crescita del 5,8%.
Nel primo trimestre, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, ha segnato un aumento rispetto al trimestre precedente dell’1,1% con rialzi sia dei prezzi delle abitazioni nuove (+0,9%) sia di quelli delle esistenti (+1,1%).
Tra gennaio e marzo, è proseguita la fase di miglioramento degli investimenti delle imprese. Il tasso di investimento delle società non finanziarie è salito al 22,3% (+0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente) a sintesi di un aumento più marcato degli investimenti fissi lordi (+4,1%) rispetto a quello del valore aggiunto (+0,7%).