Secondo l’analisi del mercato immobiliare italiano elaborata da JLL il primo semestre dell’anno ha visto una crescita degli investimenti capital markets nel real estate per un totale di 6,3 miliardi di euro.
Il settore office si è dimostrato dinamico, registrando 2,5 miliardi (+ 186% a/a) di euro di investimenti, pari a circa il 40% del totale del mercato real estate. In termini di assorbimento di spazi, considerando l’aggregato di milano e roma, il take-up office ha visto una crescita del 30% rispetto al primo semestre 2021, in un contesto di canoni in crescita e rendimenti in compressione.
Segue la logistica, che ha registrato un sensibile aumento del volume di investimenti, pari a 2 mld di euro, triplicando il risultato dello stesso periodo del 2021. Anche dal punto di vista dell’assorbimento, il take up totale di immobili ad uso logistico è stato di circa 1,5 mln di mq, +21% rispetto al primo semestre 2021.
Tra i settori emergenti, il living ha visto complessivamente quasi 0,5 mld di euro, incrementando la sua quota sul totale investimenti, pari a circa l’8% sul totale. L’interesse degli investitori si concentra prevalentemente sulle location prime, quali milano e roma, sia per operazioni built -to-rent sia built-to-sell, ma recenti transazioni hanno dimostrato l’attrattività di mercati quali torino e firenze.
Gli investimenti alberghieri hanno mostrato nei primi sei mesi un volume di oltre 0,5 mld di euro. L’italia rappresenta attualmente uno dei mercati più rilevanti per i principali investitori del mercato alberghiero, con un interesse rivolto soprattutto verso le destinazioni resort.
Il retail sta mostrando un recupero in termini di volumi, con un totale di circa 0,4 mld di investimenti, raddoppiando i dati h1 2021. L’incremento denota un primo segnale del ritorno dell’interesse al settore retail prevalentemente nell’ambito retail warehousing (retail park e big boxes), ma resta tuttavia evidente che l’impatto dei fattori macroeconomici stia ancora impedendo agli investitori di riapprocciarsi al settore con la stessa confidenza del periodo pre-pandemico.
Per quanto riguarda i rendimenti per i diversi settori nel q2 2022, il prime net yield office è a 3,05%, stabile rispetto al trimestre precedente, ma in compressione rispetto al q2 2021. Per quanto riguarda il retail si conferma un dato stabile sia per centri commerciali (5,8%) e high street (3,6%), mentre la logistica ha ottenuto una crescita nel q2 rispetto al q1, passando a 4,15% e invertendo il trend di compressione dei trimestri precedenti.
I canoni prime hanno mostrato un aumento più significativo per office, lieve aumento per logistica e shopping centre, mentre una stabilità per high street.
Milano continua a guidare il mercato in termini di volumi di investimento, raggiungendo una quota di 1,8 miliardi di euro di investimento, di cui la gran parte attribuibili al settore office. Anche il mercato degli occupiers ha registrato una crescita, con un take-up totale uffici di circa 252.000 mq (+39% a/a) e 650.000 mq di logistica.
Nel primo semestre, a Roma si sono invece concluse transazioni investment per un totale di quasi 1 miliardo di euro, di cui circa 740 milioni di euro nel settore office. Anche nella capitale, rispetto al 2021, si è registrato un incremento delle superfici assorbite ad uso uffici, per un take-up totale di circa 82.500 mq (+18% a/a), grazie a 79 operazioni concluse.
Nel q2 2022, i rendimenti netti prime office si confermano stabili sia a milano (3,05%) che a roma (3,50%) rispetto al trimestre precedente, ma in compressione se paragonati al q2 2021. I canoni prime hanno mostrato una crescita, arrivando a 650 euro/mq/a per milano e a 520 euro/mq/a a Roma.