Una bambina “gigante” pianta un albero tra la storia di Roma al Colosseo, una pittrice, sempre versione gigante, ridipinge il Gazometro, tre ragazzi siedono sul Parco dell’acquedotto, tutti accompagnati dal claim HUMANLANDS.
È la campagna che il Comitato promotore Expo 2030 Roma ha lanciato in occasione della visita ispettiva del BIE, Bureau International des Espositions che si terrà nella Capitale da domani al 22 aprile. Elemento centrale è una sproporzione surreale tra le persone rappresentate e le costruzioni della città per raccontare la centralità dell’elemento umano, immaginandolo in grado di prendersi cura allo stesso tempo del proprio habitat e del paesaggio, interagendo in maniera positiva con esso.
Nella campagna sono rappresentati diversi target e diversi ambienti urbani e non (il centro storico, la campagna, i quartieri più urbanizzati) così da raccontare la varietà di possibili interventi che ci aspettano in futuro e che Roma vuole esplorare con Expo 2030.
In particolare, il Comitato ha scelto di comunicare attraverso i vari soggetti di campagna le diverse aree tematiche di cui Expo si fa portavoce. La bambina al “Colosseo” rappresenta l’area di rigenerazione del territorio e di politiche ambientali. I tre ragazzi all’ Acquedotto esprimono l’innovazione e le nuove soluzioni per l’accessibilità e la mobilità. La ragazza al “Gazometro” rappresenta il tema dell’inclusione e di espressioni culturali ed artistiche.
“HUMANLANDS è un neologismo coniato appositamente per sostenere la candidatura di Expo 2030 Roma ed il suo tema “People and Territories”. Expo sarà a tutti gli effetti un’occasione per iniziare a immaginare nuovi territori a misura d’uomo e nuove relazioni tra noi e i nostri habitat.
La campagna, che porta la firma dell’agenzia Superhumans, sarà presente anche con vetrofanie in tutti gli esercizi commerciali grazie al sostegno della Fondazione Expo 2030 Roma, sensibilizzerà tutti i cittadini sul tema e la candidatura della propria città ad expo 2030 Roma.