“La transizione verso il lavoro agile nell’ambito dell’amministrazione pubblica deve essere graduale e accompagnata dalla formazione dei funzionari e dal potenziamento delle infrastrutture digitali, altrimenti il settore edile, dopo la crisi dovuta al blocco delle attività per il Covid-19, rischia di rallentare ulteriormente”. Così, in un’intervista ad Agenzia Nova, il presidente dell’Ance Roma Acer, Nicolò Rebecchini. “Il lavoro agile può essere una grande innovazione ma deve essere fatta gradualmente – aggiunge il presidente dell’associazione dei costruttori edili di Roma e provincia – si sta continuando a interpretare il concetto di smart working come se fosse telelavoro, invece è un cambio di paradigma da parte di tutti, privati e pubblici, un cambio che deve puntare all’efficienza che ci farà essere vincenti. Pensare di avere il 50 o il 60 per cento di dipendenti pubblici gestiti con modalità diversa dalla presenza, senza aver fatto prima una modifica della Pa, senza aver prima messo i funzionari nelle condizioni di poter lavorare anche lontano dall’ufficio, ci pare velleitario e molto pericoloso”. Di seguito, in allegato, l’intervista.
Lavoro agile: Ance Roma Acer, in Pa transizione sia graduale o settore edile in pericolo