Secondo gli esperi di NOMISMAche lo scorso 22 luglio hanno presentato il secondo “Rapporto sul mercato immobiliare”, la prospettiva di una recessione di portata rilevante rappresenta lo spauracchio con cui il mercato italiano si trova a dover fare i conti nella ripartenza post lockdown.
Esaurita bruscamente l’inerzia, che aveva consentito di recuperare parte delle posizioni perse nel corso della crisi dello scorso decennio, il settore si trova oggi al centro di spinte contrapposte.
Da una parte, il deterioramento senza precedenti degli indicatori macroeconomici, dall’altra, il permanere della domanda potenziale di acquisto immobiliare su livelli straordinariamente elevati, associata all’irrisorietà attuale e prospettica dei tassi di interesse sui mutui ipotecari.
Se l’esigenza di massiccio e reiterato sostegno dell’economia mondiale giustifica una politica monetaria che appare destinata a rimanere espansiva per lungo tempo, a risultare per certi versi sorprendente è la perdurante intensità delle manifestazioni di interesse all’acquisto di abitazioni espresse dalle famiglie italiane.
La sostanziale invarianza rispetto ai livelli del 2019 è il risultato di valutazioni di fabbisogni e opportunità effettuate prima della pandemia e da quest’ultima in apparenza non modificate.
Il drastico cambiamento di scenario che l’insorgenza virale inevitabilmente comporta, non pare ancora pienamente interiorizzato nelle consapevolezze familiari, con il conseguente rischio di mancata conversione di una quota tutt’altro che trascurabile delle intenzioni delle stesse.
OVERVIEW LUGLIO 2020