Nel quarto trimestre del 2024, secondo il rapporto dell’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, il mercato degli immobili non residenziali registra un incremento delle compravendite del 28%, con un volume di oltre 91 mila unità scambiate.
Il settore terziario-commerciale, in rialzo del 2% circa, denota una modesta crescita in quasi tutti i comparti, dai depositi commerciali e autorimesse, +1,5%, agli immobili delle altre destinazioni, +3,7%, passando per i negozi, che aumentano del 3,5%; gli uffici, invece, segnano, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una flessione del 2,3%. In crescita anche il numero di unità compravendute nel settore produttivo e nel settore agricolo, rispettivamente +1,1% e +5% su base tendenziale e gli scambi degli immobili classificati in Altro che riportano una variazione superiore all’80%.
Quest’ultima è una crescita inusuale, attribuibile, in particolare, al termine fissato al 31 dicembre 2024 per il cosiddetto “sismabonus acquisti”, con il quale è stata riconosciuta una detrazione fiscale agli acquirenti di unità immobiliari, anche classificate in una categoria catastale ”fittizia’ (gruppo F)’, vendute direttamente dalle imprese di costruzione a seguito di demolizione e ricostruzione di interi edifici allo scopo di ridurne il rischio sismico.
Le compravendite di uffici subiscono una riduzione del 2,3% su base tendenziale, con un volume pari a 4.181 unità scambiate.
Nelle otto principali città italiane si registra, rispetto al IV trimestre del 2023, una forte diminuzione dei volumi, quasi il 25% in meno, e della relativa STN, in calo del 33%. Più nel dettaglio, Roma e Milano, che presentano i mercati più rilevanti per dimensione, perdono rispettivamente il 43,6% e il 22%.
Gli scambi di negozi crescono del 3,5% su base tendenziale. Le superfici dei negozi scambiati, nel complesso del mercato delle grandi città, subiscono una diminuzione del 2,6%, determinata in particolare dalle flessioni osservate a Roma e Milano, rispettivamente -18,4% e -8,1% tendenziale.
Sono 5.040 le unità a destinazione produttiva compravendute in Italia, l’1,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Analizzando il mercato nelle dodici province nelle quali è ubicata la maggior quota dello stock di questo settore, nel IV trimestre del 2024 il NTN aumenta complessivamente del 5,5%, nonostante si evidenzi un certo grado di disomogeneità tra le diverse realtà indagate.