L’associazione dei costruttori romani ha ospitato, nella sede di via di Villa Patrizi, la “BIM Conference – On the road” organizzata da One Team e dedicata al tema “Gestire la complessità, tecnologica e di processo”: l’applicazione del BIM, infatti, secondo quanto previsto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici, sarà obbligatoria sopra la soglia di un milione di euro a partire dal primo gennaio 2025. A introdurre i lavori della giornata è stato il Vicepresidente Ance Roma – ACER, Lorenzo Sette: “Il Building Information Modeling rappresenta una filosofia che considera l’opera edile non in maniera istantanea nelle sue diverse fasi di concezione, realizzazione e gestione, ma lungo il suo intero arco di vita. Questo concetto si riflette inevitabilmente nella necessità di strumenti di lavoro in grado di gestire in maniera unitaria tutte le informazioni relative al processo progettuale”. La modellazione BIM, ha spiegato il Vicepresidente, “consente, da un lato, un accurato controllo e gestione preventiva di tutte le eventuali criticità progettuali e, dall’altro, delle fasi di computazione, programmazione lavori, analisi dei costi e budget, stati di avanzamento del progetto”, coinvolgendo così tutti gli operatori del processo edilizio. Infine, ha aggiunto Sette: “Oltre a progettare e pianificare l’opera, il BIM ci consente, ad opera conclusa, anche una efficiente gestione delle necessità manutentive secondo le medesime logiche integrate”.