Tra i banchi dell’attuale maggioranza resta l’ipotesi di una patrimoniale. Per Nicolò Rebecchini, presidente Ance Roma – ACER: “Un aumento della tassazione di un bene come quello della casa avrebbe un pericoloso effetto negativo per le famiglie che spesso, con grande sacrificio, hanno acquistato la propria abitazione o quella per i propri figli”. Così, Rebecchini è intervenendo sul dibattito, in un’intervista a “IlGiornale.it”: https://www.ilgiornale.it/news/economia/casa-rischio-patrimoniale-ecco-cosa-pu-succedere-1917857.html
L’intervista e i dati Ance Roma – IlGiornale.it
Paradosso patrimoniale – “Un’eventuale patrimoniale sulla casa – dichiara il Presidente dei costruttori – oltre ai riflessi negativi sull’economia in generale, evidenzierebbe un paradosso: da una parte aumenterebbero le entrate per l’erario per la maggiore tassazione e, dall’altra, si avrebbe una diminuzione delle stesse a causa dei minori investimenti”. “Approcciare con questo metodo al bene casa evidenzierebbe – continua il presidente Acer – una confusione a livello Istituzionale in quanto, da una parte lo Stato interviene con incentivi fiscali dedicati alle famiglie (superbonus), per consentire la trasformazione green del patrimonio immobiliare e, dall’altro, ridurrebbe fortemente l’impatto con una tassazione dello stesso patrimonio incentivato”.
Rigenerazione del patrimonio esistente – “È venuto il momento che il Parlamento affronti una riforma fiscale che inquadri in maniera chiara ed inequivocabile quali sono gli obiettivi e le strategie per la casa”, conclude il presidente dell’Ance di Roma: “In altre parole, i processi di rigenerazione del patrimonio esistente finalizzati a dare una migliore sicurezza e funzionalità delle abitazioni, la riqualificazione delle periferie, per ridurre il disagio sociale, sono un obiettivo fortemente voluto o sono solo dichiarazioni di facciata per poi andare nelle direzione opposta?”