Peggiora il quadro per le compravendite immobiliari nel secondo trimestre del 2020. Lo segnala il bollettino trimestrale dell’Osservatorio sul mercato immobiliare, pubblicato oggi dall’Agenzie delle Entrate. Nel secondo trimestre del 2020 le compravendite hanno segnato un calo tendenziale del 27,2%, pari a oltre 43mila transazioni in meno rispetto all’omologo trimestre del 2019.
I dati mensili del secondo trimestre del 2020 illustrano un mercato delle abitazioni nazionale in picchiata (-57,7%) nel mese di aprile, a causa del lockdown, con variazioni negative che superano il 60% nel Mezzogiorno e nel Nord Ovest. La tendenza negativa continua anche nei mesi di maggio e giugno ma, con la progressiva riapertura di quasi la totalità delle attività economiche, con tassi di variazione tendenziale negativi meno elevati: rispettivamente -21,2% a maggio e -6,1% a giugno.
Le grandi città
Anche i dati relativi alle otto principali città italiane mostrano dinamiche abbastanza uniformi: il calo complessivo (-26,3%) è allineato al dato nazionale (-27,2%). A Milano, Torino e Bologna la variazione negativa delle compravendite è in linea con il dato nazionale. Poco meno accentuati risultano i tassi tendenziali dei cali a Roma (NTN 6.715, -23,4% sul 2° trimestre 2019), Firenze e Genova. Si registra una caduta delle transazioni particolarmente pesante per i tagli piccoli, -34% circa, e anche per i tagli intermedi che, in situazioni ordinarie, sono i più compravenduti nel mercato.
Il settore terziario-commerciale
Il settore terziario-commerciale, dopo il -16,5% del semestre precedente, ha segnato, in questo secondo trimestre, un vero e proprio crollo dei volumi di compravendita, con un tasso tendenziale (-32,1%) inferiore anche a quelli registrati nella crisi del mercato del 2012. In termini assoluti si sono perse, rispetto all’analogo periodo del 2019, quasi 9.000 compravendite, passando da circa 27 mila a poco più di 18 mila unità immobiliari scambiate.
Le grandi città
Tutti negativi i tassi relativi alle otto principali città; in tre soli casi (Bologna per quanto riguarda uffici e depositi commerciali, Roma per quanto riguarda i soli uffici) il tasso relativo alle superfici compravendute risulta con segno positivo, per effetto del contestuale incremento delle superfici medie scambiate. Con riferimento alla tipologia Uffici e studi privati, Roma e Bologna possono essere considerate delle eccezioni, oltre che, come visto, in termini di superfici scambiate (rispettivamente +2,8% e +19,2%), anche per quanto riguarda il numero di unità compravendute, in quanto il tasso registrato, per quanto negativo, si attesta sul valori abbastanza ordinari (-2,6%).
Rapporto Residenziale
Rapporto non residenziale