Nel terzo trimestre 2023, secondo il rapporto dell’Agenzia delle Entrate, il mercato degli immobili dei settori terziario, commerciale e produttivo mostra ancora una flessione diffusa delle compravendite. Il volume degli scambi delle unità del TCO, pari in questo terzo trimestre a 29.639 NTN, si è ridotto di circa 1.500 unità rispetto al terzo trimestre 2022.
Nel dettaglio, gli acquisti di uffici subiscono un calo tendenziale del 3%, risultato di più decise diminuzioni di scambi nel Centro (-13,1%) e nel Nord Ovest (-8,3%) che si contrappongono alla crescita registrata per le compravendite al Sud, +19%, nelle Isole, +4% circa, e nel Nord Est, +2% circa.
I negozi e i laboratori mostrano un lieve rialzo tendenziale degli scambi, prossimo all’1%, combinazione di una crescita dei volumi nel Nord Est (+2,1%) e nelle Isole (+3,7%), un lieve calo nel Sud (-0,4%) e una sostanziale stabilità nel Centro e nel Nord Ovest.
Infine, per gli immobili del settore produttivo, le compravendite calano del 9,1% nel terzo trimestre 2023, con tutte le aree del paese in perdita rispetto al terzo trimestre 2022, ad eccezione del Nord Est, dove i volumi aumentano di quasi il 6%.
Nelle grandi città l’andamento del settore segue approssimativamente quello presentato su scala nazionale. Le compravendite di uffici e studi privati rallentano in modo deciso, registrando una diminuzione del 14% circa; ribasso in linea con il valore nazionale per i depositi commerciali e le autorimesse (-8,4%) mentre è lieve, seppur discorde dal dato aggregato, pari a +0,7%, la flessione per i negozi (-1,7%).
Con riferimento al segmento degli uffici e studi privati, il calo più forte si rileva a Milano, quasi il 30% in meno rispetto al terzo trimestre 2022, e a Torino (-20,6%) mentre Napoli e Genova sono le uniche due città che vedono un aumento dei volumi compravenduti, con tassi rispettivamente del 21% e dell’8,4%. La contrazione colpisce anche la superficie media scambiata, che passa a 185 m2 circa, quasi 31 m2 in meno della dimensione media di un ufficio acquistato nello stesso periodo del 2022.
Le transazioni di negozi e laboratori frenano a Milano (-19,5%) e Torino (-11,9%) mentre si osserva una crescita in tutte le altre città, in particolare a Napoli e Palermo, entrambe con un tasso poco superiore al 22%. Nel complesso, la STN media dei negozi e laboratori si riduce solo di 1,8 m2, attestandosi ad un valore di 101,2 m2, con variazioni difformi nelle varie città.
Nel comparto dei depositi commerciali e delle autorimesse, il calo è generalizzato: piuttosto brusco a Palermo (-41,8%) e Milano (-28,8%) e più contenuto a Genova, Bologna e Firenze. In controtendenza il dato di Napoli, che registra un incremento del 21,5%, e di Roma, che esibisce una crescita più moderata (+3,5%) e pressoché invariati i volumi di Torino (+0,7%). La diminuzione della STN sfiora il 6%: nonostante ciò, l’effetto complessivo sulla STN media è positivo (+3,8 m2) anche se emergono differenze notevoli tra le città esaminate.