Nel quarto trimestre del 2023, secondo il rapporto dell’Agenzia delle Entrate, per il settore residenziale si registra ancora una riduzione dei volumi di scambio, protraendo, seppur attenuandosi, il calo delle compravendite in corso da tre trimestri. Sul mercato nazionale in questo trimestre sono state compravendute quasi 202 mila abitazioni, circa 7 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, con un calo tendenziale del 3,3%.
In termini di superfici delle abitazioni scambiate, si osservano flessioni analoghe a quelle riscontrate in termini di unità, con il tasso tendenziale della stn pari al -3,1%. La superficie media delle abitazioni compravendute in questo trimestre, rispetto al iv trimestre 2022, si mantiene prossima a 106,4 m2.
La percentuale delle compravendite effettuate usufruendo dell’agevolazione “prima casa”, proxy delle abitazioni acquistate per abitazione principale, è pari al 62,6% circa delle unità acquistate dalle pf, in diminuzione sia rispetto al precedente trimestre (64,9%) sia rispetto alla quota osservata nel iv trimestre del 2022 (63,3%). Registra una decisa diminuzione nel trimestre in esame il dato riferito alla quota degli acquisti di abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto, per la prima volta, dal 2021, al di sotto del 40%. Il tasso medio di interesse, stabilito alla sottoscrizione dell’atto di mutuo, raggiunge il 4,51%, di nuovo in aumento dopo la lieve diminuzione registrata nel trimestre precedente.
È stato stimato per il quarto trimestre 2023 l’acquisto di circa 18.900 nuove abitazioni (in termini di ntn) pari al 9,4% del totale delle abitazioni compravendute. Rispetto all’omologo trimestre del 2022 si registra un incremento dei volumi di scambio di abitazioni di nuova costruzione, con un aumento tendenziale pari al 4,8%. Nel tempo si è avuto un calo di compravendite per le nuove abitazioni, con volumi che passano dalle quasi 26.000 ntn stimate a inizio 2011, alle circa 19mila dell’ultima rilevazione trimestrale.
I dati delle compravendite di abitazioni, relativi alle otto principali città italiane per popolazione evidenziano una variazione tendenziale annua negativa del 5,7%, poco superiore al dato nazionale; si contano circa 1.800 abitazioni acquistate in meno rispetto allo stesso trimestre del 2022. I tassi di variazione tendenziale sono negativi per tutte le città, con Firenze e Roma che mostrano i cali più elevati, -8% e -11% rispettivamente; si accodano Torino (-3,2%) e Bologna con una diminuzione del 5,7%. A Milano e Napoli la diminuzione è rispettivamente del 2,3% e del 2,7%, infine, più contenuta è la decrescita a Palermo, che registra una variazione del -1,6%.