“Lo smart working è ormai destinata a diventare la modalità lavorativa più diffusa, ma – a fronte degli innumerevoli vantaggi che possono derivare – nella pubblica amministrazione non dà ancora minimamente i risultati sperati”. Così il Presidente Ance Roma – ACER, Nicolò Rebecchini in un’intervista al quotidiano “Il Sole 24 Ore”, torna a ribadire le difficoltà incontrate dai costruttori in tutti quei rapporti che richiedono ancora del contatto diretto con la PA e che rallentano le pratiche edilizie. “Per chi fa impresa come noi e per il nostro settore – dice Rebecchini – è impensabile attendere che la Pa si strutturi, istruisca e formi il personale, modifichi le procedure per lavorare in modo virtuoso con tale modalità. Avanti con autocertificazione degli interventi e silenzio assenso. Dobbiamo invertire il paradigma e i protocolli fino ad oggi utilizzati: acceleriamo i processi decisionali, responsabilizziamo il privato e lasciamo il controllo alle amministrazioni. Solo così lo smart working farà la differenza e renderà l’amministrazione pubblica più competitiva. Ed è solo con la competenza che si può ripartire”. Di seguito l”intervista in allegato disponibile anche sul sito: https://ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com/art/nicolo-rebecchini-acer-autocertificazione-interventi-e-silenzio-assenso-ADdeNhx
Il Sole 24 Ore- Intervista a Nicolò Rebecchini – “Autocertifica degli interventi e silenzio assenso”
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Intervista al Sole 24 Ore _ ADNKRONOS _ “Smart working non funziona ancora, accelerare decisioni”