Il rilancio di Roma “non è cambiare le norme del Piano regolatore, né digitalizzare e implementare le risorse umane negli uffici pubblici o devolvere poteri dalla Regione alla Capitale. Questi sono soltanto un mezzo. La ripresa di Roma deve passare da un cambiamento culturale radicale, che la Giunta Gualtieri non può non considerare”. Lo ha detto il presidente Ance Roma – Acer, Nicolò Rebecchini, in un incontro promosso dall’associazione “Territorio Roma” e dal coordinamento Architetti e professionisti, per discutere sulla ripresa delle attività urbanistiche ed edilizie a Roma. All’incontro ha partecipato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia. “Ci aspettiamo un cambio di passo e di approccio in una prospettiva di più lungo termine. Bisogna invertire il paradigma, su cui si è andati avanti negli ultimi venti, dieci anni – ha detto Rebecchini – e dalla logica del divieto arrivare a quella del si può fare”. Per il presidente dei Costruttori Romani: “Continuare a parlare di equilibri non aiuta. È necessario avere coraggio di prendere posizioni e di fare delle scelte, solo allora saremmo in grado di riemergere dalla paralisi e dall’immobilismo: modificando le norme, valorizzando la pubblica amministrazione, dando certezze agli investimenti senza dimenticare la sinergia fra interesse pubblico e quello privato, emblema di una virtuosa e sana rigenerazione urbana, anche grazie all’arrivo dei fondi del Pnrr”, conclude Rebecchini. Di seguito, le dichiarazioni del Presidente su Agenzia Nova e alcuni scatti dell’incontro.