L’associazione dei costruttori romani ha ospitato, nella mattina di giovedì 18 gennaio, un incontro con l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, su piano regolatore e norme tecniche attuative. All’iniziativa, molto partecipata, hanno preso parte anche le organizzazioni imprenditoriali e gli ordini professionali, firmatari delle proposte di modifica.
A introdurre il confronto, il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci: “Abbiamo fatto un percorso di cui sono molto soddisfatto, un percorso di dialogo anche con l’assessorato. Abbiamo unito le forze produttive della città, le associazioni e gli ordini, per proporre modifiche a questo testo migliorandolo nel senso della trasparenza, della certezza e della voglia di fare, che è l’obiettivo che si deve porre tutta la città. Dobbiamo dimostrare che anche a Roma si può fare e si può fare meglio. Tutti vorremmo arrivare alla fine di questo tragitto potendo contare su risposte e tempi certi”. Il Presidente ha poi rimarcato: “Oggi noi costruttori romani dobbiamo rimetterci al centro del tema del miglioramento della città perché possiamo dare risposte. La taglia delle nostre imprese è medio-piccola, certo, ma possiamo garantire la qualità degli interventi. Ci servono però gli strumenti. Siamo costruttori e siamo romani, teniamo a Roma e vogliamo tornare a essere protagonisti del processo rigenerativo“.
Per Benedetta Bonifati, Vicepresidente Ance Roma – ACER all’Edilizia Privata: “La forte presenza di oggi manifesta l’importanza dell’argomento. La stessa giunta si è presentata con una proposta epocale, perché ha ammesso che il Prg in alcune sue parti si è dimostrato troppo farraginoso e di difficile attuazione. Inoltre, non è più al passo coi tempi e adeguato al modo di vivere di oggi. Nel merito della nostra iniziativa, è la prima volta che così tante sigle, che rappresentano le forze produttive della città, si riuniscono e mettono a punto una proposta coordinata. Abbiamo rispettato i principi ispiratori e gli obiettivi del Prg insistendo su riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio. E insistiamo sulla necessità di avere norme chiare e tempi certi: la nostra città ha un indice alto di rischio amministrativo perché l’incertezza, per gli investitori, è troppo elevata e rende la città meno attrattiva. In questo senso il nostro intervento non va verso un’eliminazione delle tutele, bensì verso un maggior chiarimento e competenze certe degli enti preposti alle tutele”.
L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, nel suo intervento ha sottolineato: “È utile fare un punto sullo stato dell’arte rispetto a questa variante, è un impegno che avevamo preso all’inizio del mandato e oggi siamo in un momento topico: c’è stata una forte componente di studio, analisi e confronto con tutte le realtà della città; il lavoro fatto dai nostri uffici e dalla commissione Urbanistica è stato approfondito e ha richiesto tempo. Accanto a un aggiornamento della normativa, abbiamo lavorato per affrontare alcune questioni critiche al fine di adeguare il Piano regolatore generale alle nuove evidenti esigenze della città. Voi ci avete aiutato perché avete raccolto una grande quantità di soggetti portatori di interesse e questo è stato importante per avere una formulazione chiara e unitaria delle vostre proposte emendative”.