“Adesso che dobbiamo rimettere in piedi un’intera nazione, saremo ancora più tenaci e già da ora chiediamo alla nostra classe dirigente: non sprechiamo il tempo che verrà. Non possiamo permetterci ritardi quando l’emergenza Covid-19 sarà finita. Non li ammetteremo per il rilascio di qualunque atto amministrativo, e basta con l’esasperante giustizialismo. Pretendiamo che le ingenti risorse destinate al nostro settore, come mai prima, non rimangano chiuse nei cassetti della Pubblica amministrazione. Non possiamo pensare di ripartire sul modello della ricostruzione post sisma nella nostra regione, ancora al palo. Ci servono regole chiare, azioni rapide e soluzioni concrete che facciano atterrare sui territori e in tempi rapidissimi i cantieri che saremmo chiamati ad avviare. Vogliamo non avere paura col rischio di rimanere in balìa dell’emergenza. Oggi è indispensabile progettare il domani, trasformando la crisi in un’opportunità. Solo così potremmo far fronte all’emergenza fuori portata di questi giorni e guardare con ottimismo al futuro che attende noi e i nostri figli.” Così il Presidente Ance Roma – ACER, Nicolò Rebecchini, in una lettera al quotidiano Il Foglio.
La lettera del Presidente al Foglio