Roma, in questo momento, «potrebbe attrarre molti investimenti, sia pubblici che privati, le potenzialità sono tantissime, ma sono frenate dall’inefficienza della macchina amministrativa della capitale». Ne è convinto il presidente dei costruttori romani, Antonio Ciucci, che ai due anni di amministrazione Gualtieri dà «una sufficienza per la fiducia», ma – dalle pagine del quotidiano “Milano Finanza” – chiede «un deciso cambio di passo» in vista di appuntamenti importanti, come il Giubileo.
La Capitale, spiega Ciucci, è rimasta indietro come volumi di investimento rispetto alle altre capitali europee: «Il rallentamento è evidente», sottolinea Ciucci. «Se a questo, poi, si affianca la difficoltà amministrativa di Roma rischiamo di non far atterrare alcun investimento privato. Chi vuole investire su Roma ha bisogno di certezze su tempi e norme. In tal senso bene le modifiche alle norme tecniche del Piano regolatore, che da tempo necessita di essere aggiornato», aggiunge il presidente di Ance Roma – ACER. «L’ auspicio è che possano essere accolti i nostri emendamenti per renderlo più trasparente e più semplice, però poi serve anche il fattore umano: uffici strutturati meglio per poter accogliere le richieste delle imprese e degli operatori privati».
Infine, Ciucci commenta i disagi legati ai cantieri giubilari e Pnrr: «Il numero di cantieri aperti nella capitale è rilevantissimo, è inevitabile che avranno un impatto sulla città, è sotto gli occhi di tutti: i disagi ci sono e ci saranno, ma i lavori vanno fatti – conclude – Roma non può permettersi la sindrome Nimby, in un momento in cui ci sono le risorse cerchiamo di farle atterrare».