Savills, nell’ambito della sua ultima ricerca Global Living, ha identificato le città e le regioni d’Europa che nel corso dei prossimi cinque anni avranno la più alta percentuale di persone tra i 20 e i 39 anni (“youthful cities”) e quelle che invece avranno il più alto numero di persone over 65 (“aged cities”).
Analizzando i diversi Paesi Europei, il Regno Unito avrà il maggior numero di youthful cities nel 2026 (22), seguito da Germania (18) e Francia (14). La Germania (25), con Francia (15) e Italia (14) saranno invece i paesi con il maggior numero di aged cities.
Secondo la ricerca, questo trend porterà ad un aumento della domanda di studentati, co-living e multifamily nelle città “giovani”, e di senior housing e RSA in quelle “anziane”.
In questo contesto l’Italia, con uno dei più bassi livelli di offerta a livello PBSA e l’importante base di domanda strutturalmente non soddisfatta, rappresenta di fatto una significativa ed interessante opportunità per gli investitori internazionali per tutto il settore del Living.
Il settore residenziale ha dimostrato di essere estremamente resiliente in un periodo di eccezionali sconvolgimenti globali. Nel corso del 2021 il settore living si sta confermando come l’asset class emergente per gli investimenti istituzionali sul territorio italiano ora in prima posizione nell’agenda degli investitori con circa € 600 milioni transati ad oggi.
A seguito della pandemia, l’attenzione degli sviluppatori, investitori e operatori si è concentrata sull’offerta di prodotti immobiliari che integrino alti standard tecnici unitamente a differenti servizi di primo livello in grado di offrire una forte integrazione con tutta la comunità.