Le gestioni professionali degli immobili attraverso fondi stanno superando senza cali il 2020. Nonostante la pandemia e la crisi in tanti Paesi, il patrimonio globale di fondi immobiliari e Reits tocca i 3.200 miliardi di euro.
In Italia i fondi attivi sono 518 per un patrimonio immobiliare di quasi 95 miliardi di euro, che significa un incremento del 3,8 per cento rispetto all’anno scorso. Obiettivo cento miliardi per il 2021 è realistico, pensando alle tante iniziative annunciate e previste.
Sono questi alcuni dei dati emersi durante la presentazione del 37mo Rapporto “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero” di Scenari Immobiliari.
Per quanto riguarda l’andamento del mercato immobiliare, il 2020 si avvia a conclusione in modo decisamente meno negativo delle catastrofiche attese del primo trimestre, i mercati hanno ripreso una modesta attività che è andata via via migliorando ma nello stesso tempo evidenziando i divari di performance delle diverse asset class.
La logistica, entrata di diritto fra le infrastrutture portanti dei Paesi, ha avuto, per i comparti industriali legati all’approvvigionamento di beni di prima necessità e sanitari, un altro anno di grande sviluppo. Tutti gli immobili collegati al turismo (dagli alberghi alle locazioni brevi) hanno sofferto e l’arrivo della “seconda ondata” ha raffreddato le speranze di poter intravedere nei mesi invernali l’inizio della ripresa.
Il settore residenziale tradizionale sta riprendendo anche se con importanti modifiche nelle preferenze degli acquirenti.
C’è molta attesa per come si muoverà il mercato immobiliare dell’healthcare e per il piano logistico della catena del freddo, che coinvolge infrastrutture, immobili e distribuzione.
L’effetto della pandemia ha prodotto nei mercati europei più maturi un calo inferiore al quindici per cento, con una punta di meno 18,2 per cento in Spagna. Dovrebbe recuperare ancora il mercato italiano che è stimato chiudere con un meno 15,1 per cento.
Il 2021 sarà quindi un anno di rimbalzi importanti in tutti i Paesi, con un più 7,7 per cento per l’Italia, trainato dal settore residenziale (più 8,7 per cento).
Rapporto